VENOSA, UNA TROUPE GIAPPONESE SULL’APPIA
Iovanni: «A noi il dovere di cooperare affinché il nostro territorio sia svelato agli occhi del mondo»
C’è grande fermento intorno alla Via Appia che attraversa la Basilicata. A seguito del protocollo d’intesa per la candidatura del sito “Via Appia. Regina Viarum”, per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, per cui molti sindaci e rappresentanti delle amministrazioni comunali lucane sono stati a Roma. Il progetto promosso dal Ministero della Cultura attraverso gli Uffici centrali e periferici, si dispiega a livello internazionale e coinvolge 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 tra Province e Città metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere.
Tuttavia ad oltre 9000 km da noi in linea d’aria e 12 ore di volo, dal Giappone arriva una importante notizia che annuncia la Sindaca di Venosa, Marianna Iovanni: «A fine gennaio accoglieremo operatori di una televisione giapponese, che giungeranno in Italia per girare un documentario sull’Appia. Le azioni di promozione messe in campo dal Ministero per la candidatura della Regina Viarum nella lista del Patrimonio Unesco, sono già tangibili. A noi il dovere di cooperare e collaborare, perché l’intero nostro territorio, le sue meraviglie passate e presenti, i suoi sapori e i suoi saperi, possano essere svelati agli occhi del mondo».
Un lavoro cominciato tempo addietro, quando nel settembre 2022 la stessa Amministrazione di Venosa rendeva noti gli «incontri con la comunità per il futuro della Regina Viarum, giornate di lavoro e di concertazione, i Funzionari del Ministero della Cultura, a cui è affidata la costruzione del percorso di candidatura dell’Appia nella lista Unesco, sono a Venosa insieme a rappresentanti delle Istituzioni e di Associazioni del settore, tutti uniti, per il raggiungimento di un unico obiettivo».
“Venusia” fondata dai romani, acquisì un grande sviluppo, data anche la sua collocazione privilegiata sulla Via Appia Antica, una delle più importanti vie di comunicazione dell’antichità, che collega Roma con Brindisi.
