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“I SINDACI DEL SUD” SCRIVONO A MATTARELLA

Chiedono di fermare l’autonomia differenziata: cresce la rete dei primi cittadini del “Recovery Sud”

«Al Presidente della Repubblica Italiana, contro le ingiustizie che si sta cercando di propinare ai territori meridionali del nostro Paese. No all’autonomia differenziata, sì al superamento degli storici divari nella penisola, per una vera coesione nazionale». Con queste parole il Sindaco di Ripacandida, Giuseppe Sarcuno annuncia la missiva indirizzata al Presidente Mattarella, che riporta come lui, il pensiero dei Sindaci della rete “Recovery Sud”: «La ringraziamo per aver fatto riferimento, nel Suo discorso di fine anno, alla Costituzione e alle ingiustizie determinate dalle differenze tra i diversi territori del nostro Paese. Le chiediamo di suggerire alle forze politiche governative di prevedere, al primo posto della loro agenda, misure che possano ridurre queste distanze su indicatori come la mortalità infantile, la diversa aspettativa di vita (minore di 3,7 per un bambino di Caltanissetta rispetto a un coetaneo di Firenze), il ricorso a cure mediche fuori Regione, il tasso di disoccupazione, l’emigrazione intellettuale, la dotazione infrastrutturale, l’occupazione femminile, la qualità del sistema scolastico e universitario, eccetera, anziché insistere su un progetto di autonomia differenziata che potrà soltanto acuirle».

Una serie di problematiche di cui il Sud Italia soffre da tempo. La missiva però prosegue: «Le saremmo grati se volesse ricevere la nostra rete di sindaci “Recovery Sud”, che, per la prima volta nella Storia d’Italia, sta riunendo amministratori del Mezzogiorno decisi a promuovere un’azione congiunta per il superamento degli storici divari, affermando il valore della coesione nazionale e proponendo soluzioni a partire da un confronto fondato su un’analisi più puntuale dei bisogni dei nostri territori».

Il “Recovery Sud” è un movimento istituzionale nato per colmare il divario Nord-Sud, un coordinamento spontaneo, che intende dare una “risposta istituzionale alla grave crisi di rappresentanza del Sud”.

Ed è proprio la rete dei Sindaci a far sapere che «Castronuovo di Sant’Andrea, Oliveto Lucano, Celle di San Vito, Bella, San Giorgio Lucano, Martano, Rende, Ripacandida, Fardella, Stigliano, Ruvo del Monte, anche oggi altri sindaci hanno messo su carta intestata del Comune la loro contrarierà all’autonomia differenziata e hanno inviato una mail al Presidente della Repubblica per chiedergli di continuare a difendere il Sud. Di scuotere il Governo e di spiegare ai politici di tutti i partiti che le priorità sono altre, è la mancanza di futuro a cui sono condannati venti milioni di cittadini italiani che vivono tra la Sicilia e l’Abruzzo. Ma la nostra non è una battaglia per il Mezzogiorno, è per tutta l’Italia. Ed anche da due Comuni del Nord, Ghisalba e Mezzana Rabattone, abbiamo ricevuto solidarietà. A loro un grande ringraziamento: non tutto è perso, esiste ancora qualcuno che resiste alla logica del cieco e gretto egoismo. Speriamo che altri seguano l’esempio».

Intanto i Sindaci hanno sfondato il tetto dei 100 firmatari (anche fuori regione Basilicata), e la lista e destinata a crescere ancora.

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