AttualitàBasilicata

SETARO SCRIVE AL MINISTRO SANGIULIANO E SGARBI

Museo a rischio: «Si valutati con la Direzione Regionale ogni iniziativa per scongiurare l’ingiusto epilogo»

Parte dalla scrivania del Sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro, la missiva indirizzata al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e al Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi, così come al Direttore Generale Musei Massimo Osanna e alla Direttrice Regionale dei Musei della Basilicata Annamaria Mauro, con oggetto “Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano”. La questione è quanto mai grave, e riguarda la “sopravvivenza” del Museo stesso.
«È con un sentimento di vivissima preoccupazione che scrivo in merito alle future attività del Museo, eccellente presidio di cultura ed assoluto punto di riferimento della storia antica dell’intero comprensorio territoriale della Basilicata Nord-Occidentale, confinante, tra l’altro, con le limitrofe regioni Puglia e Campania» comincia a spiegare il Sindaco, e rivolgendosi poi direttamente a Sangiuliano, prosegue: «Mi riferisco a Lei, Illustre Ministro, poiché da notizie apprese in ambienti della stessa struttura museale cittadina pare che l’esiguità del personale attualmente in servizio, unita alla oramai prossima quiescenza di alcune delle unità ancora per poco tempo presenti presso il Museo lucano, potrebbero comportare addirittura la chiusura del presidio archeologico. Sarebbe questa una sciagurata eventualità che pregiudicherebbe in maniera pesantissima tutti gli sforzi prodotti in questi decenni e finalizzati alla oramai consolidata affermazione del Museo Archeologico di Muro Lucano nel panorama culturale dell’intero Mezzogiorno. Le chiediamo, quindi, di voler gentilmente valutare d’intesa con la Direzione Regionale dei Musei di Basilicata ogni più utile iniziativa tesa a scongiurare un così incomprensibile ed ingiusto epilogo il quale priverebbe una così vasta area dell’intera Basilicata Nord-Occidentale di un polo culturale di tale rilievo».
Il Museo difatti racchiude preziose testimonianze del territorio lucano, ed è lo stesso Setaro, a spiegarle: «Il Museo è ospitato in una funzionale e moderna struttura integralmente restaurata dopo il terremoto del 1980 che offre a migliaia di turisti ed a tutti gli Istituti Scolastici anche extraregionali la possibilità di visitare gli innumerevoli reperti storici di enorme valore culturale ivi custoditi. Reperti doviziosamente catalogati, restaurati e preservati fruibili a chiunque voglia godere di tale, immenso, patrimonio di valore archeologico. L’ottimale tutela ed esposizione al pubblico dei reperti e l’organizzazione delle quotidiane visite guidate a favore di turisti, studiosi e studenti hanno reso il Museo Archeologico di Muro Lucano centro di eccellenza ai fini di una divulgazione storica-archeologica-culturale di assoluto rilievo regionale e meridionale, atteso che Muro risulta essere anche la Città natale di San Gerardo Maiella -Santo Patrono della Basilicata- e, pertanto, meta di un cospicuo e crescente turismo religioso che si è con successo meravigliosamente coniugato con quello archeologico e culturale. La Città di Muro Lucano, anche in virtù dei numerosissimi gemellaggi posti in essere con altre municipalità finanche straniere ha da sempre favorito, con enorme dispendio economico e di risorse umane, l’apertura, la conoscenza e la scoperta del territorio e delle sue originali risorse culturali, paesaggistiche, architettoniche/ingegneristiche risalenti alla fine dell’ottocento e, soprattutto in forza della presenza del Museo cittadino, anche di quelle archeologiche che ne rappresentano un’eccellenza unica».
Un appello, quello si Setaro, che raccoglie anche il sostegno dei colleghi dei Comuni limitrofi: «Ove necessario, in qualità di primo cittadino, in sintonia con i Sindaci dell’Area Interna Marmo-Platano, forniamo fin d’ora tutta la disponibilità a ricercare insieme le soluzioni più utili a tutelare questo patrimonio culturale che rappresenta motivo di orgoglio e punto nevralgico di innumerevoli strategie di rilancio territoriale a favore delle quali, superando anche ogni tipo di appartenenza o colore politico, tutte le nostre Amministrazioni sono unite da un’unica visione positiva di sviluppo e rilancio territoriale ognuna con le sue ricchezze e peculiarità».
Il Museo di Muro suddiviso in piani, su una superficie totale di oltre 1000 metri quadri, si articola in diverse sezioni e la sua importanza è data soprattutto dalle numerose attestazioni archeologiche del territorio della Basilicata nord-occidentale. La prima sezione illustra i risultati degli scavi condotti nell’importante insediamento di Baragiano, attraverso la ricostruzione di un settore della necropoli arcaica, in cui sono stati ricollocati i più significativi corredi funerari. La seconda sezione è dedicata alla fase lucana del territorio con i reperti relativi al centro antico di Raia San Basilio, nel territorio murese, e al santuario ellenistico di c.da Fontana Bona di Ruoti. La terza sezione illustra il processo di romanizzazione dell’area, grazie alle testimonianze provenienti dalle numerose ville individuate nel territorio, di cui sono esposti i ricchi mosaici. Una sezione, infine, è dedicata al mestiere dell’archeologo, allo scavo stratigrafico, alla decifrazione delle storie che la terra racconta a chi cerchi di interpretare il suo linguaggio. Nel tempo il luogo è diventato anche sede di allestimenti di importanti mostre temporanee ed eventi culturali di rilevanza regionale.
Anche la sede del Museo è un luogo che esso stesso racconta e racchiude la Storia, essendo ospitato nel Seminario Vescovile che costituisce con la Cattedrale, l’Episcopio e la Curia, un unico complesso monumentale e che con l’adiacente Castello, sulla sommità dell’abitato di Muro Lucano si configura come vera e propria Acropoli.
Il Seminario fu istituito nel 1565 ad opera del Vescovo Filezio De Cittadinis immediatamente dopo la conclusione del Concilio di Trento e rappresenta il più antico Seminario della Basilicata. Al suo interno nel 1688 fu edificata la Cappella di San Gregorio ad opera della Principessa Tolfa Frangipane madre di Papa Benedetto XIII.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti