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SUL “REMOTE WORKING” L’OPPOSIZIONE PROTESTA

Le modalità con le quali è stata gestita la questione non convincono la consigliera di opposizione che vuole vederci chiaro

L’ultimo Consiglio comunale di Avigliano ha visto nel finale la consigliera di opposizione Vitina Claps portare all’attenzione dell’Assise, un tema molto delicato: la concessione a titolo gratuito e a condizioni, sembrerebbe, svantaggiose per il Comune di un immobile pubblico all’impresa sociale Obiettivo Remain per la creazione di uno spazio di remote working. La modalità con la quale è stata gestita l’indizione della manifestazione di interesse e poi la concessione all’impresa merita, secondo la consigliera Claps, un approfondimento tanto che l’esponente del gruppo “Per Avigliano 2025” ha presentato una interrogazione diretta al sindaco Giuseppe Mecca e all’assessore competente per conoscere «l’attuale stato del progetto Remain e l’evoluzione dell’assegnazione in comodato d’uso gratuito dell’immobile». Interrogazione che non ha ricevuto una risposta esaustiva tanto che è stata presentata, sempre dalla consigliera Claps una integra- zione all’interrogazione, ma procediamo per gradi.

I FATTI

Era dicembre 2021 quando il Comune di Avigliano guidato dal sindaco Giuseppe Mecca ha pubblicato un “Avviso pubblico per l’acquisizione di proposte progettuali relative all’uso e alla valorizzazione dell’immobile comunale (o di parte di esso) sito sulla SP 6 e denominato ex ragioneria, da adibire a spazio per formule innovative di lavoro o altra progettualità in materia di contrasto allo spopolamento”. Una manifestazione di interesse, dunque, riservata a soggetti pubblici e privati per rendere nuovamente fruibile dalla collettività l’immobile e al tempo stesso destinarlo a sede di attività di lavoro smart connesse e finalizzate allo sviluppo economico e contrastare lo spopolamento. Un progetto lodevole che però sembrerebbe avere dei lati poco chiari nella sua attuazione: i tempi di presentazione della domanda risicati, soltanto 5 giorni, e le condizioni alle quali si è concesso il comodato d’uso gratuito della struttura alla “Obiettivo Remain” che sembrerebbero essere svantaggiose per l’Ente comunale. Ma sono tanti altri i quesiti che la questione porta a galla: chi altro ha presentato la domanda? Quale è l’ammontare del valore di affidamento? Secondo quali criteri ha vinto l’impresa “Remain”? Tutte domande che sono state poste dalla consigliera Claps nell’interrogazione e alle quali il sindaco Mecca ha risposto: «Il progetto Remain vorrebbe creare le condizioni per fare incontrare domanda e offerta e facilitare il lavoro da remoto, creando nuove competenze sui territori e realizzando uffici attrezzati e moderni più vicini a chi lavora, ai suoi affetti, al suo tessuto sociale. L’obiettivo prefissato per la sede di Avigliano è appunto la creazione di 35 postazioni di lavoro a cui si aggiungono aule dedicate alla formazione attraverso il recupero di immobili abbandonati o sottoutilizzati trasformandoli in centri d’impresa remota dove ci sono tecnologie, formatori e coach in grado di assicurare lavoro di qualità e opportunità per i nostri giovani». Queste sommarie spiegazioni non convincono la consigliera di opposizione che ha presentato una integrazione «chiedendo nuovamente al sindaco e all’assessore i motivi per i quali sono stati adottati tempi di pubblicazione dell’Avviso pubblico inferiori alla durata minima di 15 giorni ed in ragione di quali specifiche urgenze sono stati previsti solo 5 giorni di pubblicazioni, 3 dei quali ricadenti in giornate di chiusura degli uffici comunali, l’ammontare del valore dell’affidamento in questione non indicato nell’Avviso; quante e quali domande sono pervenute al Comune di Avigliano entro il termine ultimo e vorrei conoscere le motivazioni per le quali si è deciso di affidare in comodato d’uso gratuito la struttura a questa impresa, secondo condizioni più svantaggiose per l’Ente comunale e in chiaro contrasto con i principi di economicità e di efficacia dell’azione amministrativa, dato che: l’avviso di manifestazione di interesse prevedeva a carico del proponente “l’esecuzione delle opere di ordinaria e straordinaria manutenzione riguardanti le aree e gli immobili in cui si svolgono le attività”, mentre lo schema di comodato gratuito prevede invece che “le spese di straordinaria manutenzione sono a carico del comodante”. Questi sono tutti quesiti a cui il sindaco Mecca non ha ancora risposto in modo chiaro ed esaustivo».

Rosamaria Mollica

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