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L’AUTOVELOX CONTINUA A MIETERE VITTIME: «L’UFFICIO DI RISCOSSIONE PARE UNO SPORTELLO DELLE POSTE»

Non si spegne la polemica sul dispositivo che “spenna” gli automobilisti: «Una manna dal cielo per le casse comunali»

Continua a far parlare di sè l’autovelox installato sulla Basentana alle porte di Potenza che da circa 5 mesi rimpingua le casse comunali. Nei giorni scorsi qualcuno sui social aveva affermato sarcasticamente: «L’ufficio della Polizia municipale addetto a incassare le numerose multe e a togliere i punti sulla patente sembra essere lo sportello di un ufficio postale il giorno in cui si pagano le pensioni: code infinite e tutti con un foglietto in mano ad attendere il proprio turno. Peccato che non si riscuota ma si debba versare». Il dispositivo che commina multe salate all’altezza dello svincolo di Potenza Est a chi “osa” superare i 70 km all’ora in un tratto di strada molto breve, 500 metri circa, ha suscitato accese polemiche tra i cittadini e anche tra maggioranza e opposizione che non cennano a terminare nonostante il passar del tempo. Ciò che non sembra terminare con il passare del tempo è anche il numero di automobilisti multati. Il Comune ha calcolato, infatti, che nei primi sei mesi le sanzioni elevate saranno 50 mila. Cifre da capogiro che i cittadini proprio non ne vogliono sapere di accettare: «Una manna dal cielo per il cassiere del comune che mai tanto aveva lavorato in vita sua. Piovono soldi a gogo da tutte le parti ma soprattutto dalla provincia potentina, materana e pugliese oltre che dai cittadini potentini. I numeri sono spaventosi: dal 5 novembre al 5 dicembre sono state elevate 9200 sanzioni per un importo totale pari a un milione e trecentoquarantamila euro. Una cifra media procapite di 145 euro più i punti tolti sulla patente» è l’amara riflessione a cui si accodano i commenti esasperati di alcuni automobilisti: «è un sopruso», «una vera e propria tassa occulta», «I cittadini ora pretendono che le strade siano tenute benissimo, con annessi marciapiedi anche nelle contrade». E a tal proposito , l’Amministrazione Guarente già si è espressa, confermando che le somme derivate dalle multe saranno impiegate per la manutenzione delle arterie cittadine ridotte da tempo immane ad un colabrodo. Sull’autovelox “gabelliere” però i pareri sono discordanti: «L’autovelox è segnalato da cartelli luminosi a 2300m – 750m – 430m, siccome guidiamo a memoria senza badare mai alla segnaletica verticale e orizzontale poi ci si lamenta delle multe. Oltretutto se badassimo alla segnaletica ci renderemmo conto che il limite a 70Kmh su quella strada è presente almeno dal 2008, ovvero quasi 15 anni! E mai rispettato o notato da nessuno se non in questi ultimi periodi dove si stanno ricevendo le multe! Ora, possiamo discutere sulla necessità di un limite di 70, ma se sta la da almeno 15 anni ci saranno delle buone ragioni!» è soltanto uno dei tanti commenti a favore di un dispositivo molto criticato ma che, alla fine dei conti, rileva che su quel tratto di strada non si rispettano i limiti di velocità e le multe purtroppo non sono un deterrente tanto che si continua a registrare un numero esorbitante di multe ogni giorno.

Rosamaria Mollica

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