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SI MUORE ANCORA SULLA PROVINCIALE ANDRIA-TRANI

Oltre 30 incidenti solo nell’ultimo mese: la Provincia stanzia spiccioli per sistemare l’illuminazione e la segnaletica

Era tristemente nota come “Provinciale della morte”. Ora torna a far paura e, soprattutto, a contare incidenti e mietere vittime.

L’Andria-Trani, strada provinciale numero 1, ha registrato ben 30 sinistri solamente nell’ultimo mese e, appena la sera di Santo Stefano, anche la morte di un’anziana che tornava a Trani dopo essersi sottoposta a una seduta di dialisi all’ospedale di Andria. Sul caso, la Procura della Repubblica di Trani ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo, ha sequestrato il mezzo dell’associazione di volontariato tranese su cui viaggiava la donna e ha disposto l’autopsia.

Occhi puntati sulle due rotatorie che delimitano l’inizio e la fine del tratto “ammodernato” e riaperto al traffico nell’agosto 2017: la segnaletica è ormai scomparsa, le erbacce limitano la visuale e, di sera, le luci spente accentuano i problemi di visibilità. Se poi, come negli ultimi giorni, chi guida convinto di essere Verstappen non fa i conti con la densa foschia e con l’umidità che si deposita sull’asfalto, lo schianto è garantito.

La Provincia Barletta – Andria – Trani è corsa ai ripari. Non bastavano i sinistri a ripetizione per scuotere l’Ente: ci voleva il morto. Perdippiù “ingombrante”, visto che la sfortunata signora era la mamma della consigliera regionale del Pd Debora Ciliento. E’ di ieri la determina che stanzia 50 mila euro a una ditta di Gravina in Puglia per il ripristino della corretta funzionalità delle due rotatorie, con la pulizia generale, la sistemazione delle segnaletica verticale, l’installazione di segnali lampeggianti a pannello solare e la sostituzione di un palo della luce.

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