Una donna è stata uccisa in casa a Miglianico (Chieti), sembra con un'arma da fuoco: secondo quanto si è appreso l'omicidio sarebbe avvenuto in ambito familiare. Sul posto sono arrivati i carabinieri e il procuratore facente funzioni di Chieti, Lucia Campo. ANSA/ALFREDO D'ALESSANDRO

“Non volevo fuggire, i bagagli pronti erano per il carcere”. È quanto avrebbe detto Giovanni Carbone nel carcere di Lanciano dove è rinchiuso dopo aver ucciso la compagna Eliana Maiori Caratella, 41 anni, con un colpo di pistola alla testa lo scorso 19 dicembre a Miglianico. Nel corso dell’interrogatorio di convalida svolto in videoconferenza con il giudice delle indagini preliminari del Tribunale, Carbone avrebbe anche detto di aver acquistato la pistola per difesa personale e che non aveva intenzione di fuggire: aveva preparato un paio di bagagli perché sapeva che una volta costituito, lo avrebbero arrestato. Il giudice si è riservato. Carbone è accusato di omicidio volontario, di detenzione e porto illegale della pistola in luogo pubblico e di ricettazione dell’arma stessa.

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