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UNIBAS, FUTURO NERO

Il Tg3 censura Cronache che non censura Follia (Volt) sui piani di disarmo dell’Università. Allo spendi e spandi per la “cerchia” fa da contraltare lo «smantellamento»

L’ Università degli Studi della Basilicata è un Ateneo con tanti volti tra cui 2 facilmente distinguibili che pur riferendosi genericamente alla stessa sfera operativa, la gestione, riguardano nello specifico campi diversi: da un lato c’è la spesa “alla buona” delle risorse pubbliche e dall’altro un’attrattività fatiscente che fa crollare muri portanti come quello a Matera dell’«Unico Dipartimento attivo, il Dipartimento delle Culture e del Mediterraneo, che rischia di essere smantellato». A lanciare l’allarme il coordinatore regionale di Volt, Eustachio Follia, ospite a Cronache Tv della trasmissione “Oltre il giardino”. «Ci sono due Poli universitari in Basilicata – ha spiegato Follia -, Potenza e Matera. Facendo un giro per le aule, ci si accorge che sono per lo più deserte sia per il numero esiguo degli iscritti che per l’assenza di servizi tali da richiamare gli studenti. In particolare la sede di Matera è stata completamente svuotata e adesso è, si può dire, desertificata». Mentre da un lato l’Unibas spande e spende, dall’altro «ci sono delle aule bellissime, ma vuote – ha aggiunto Follia -: non ci sono i laboratori, c’è un campus in costruzione da circa 25 anni, non c’è una mensa e via discorrendo». Affidamenti diretti e cerchie di “amici” e di “amici degli amici” da una parte, il vuoto dall’altra. Mentre escono soldi per la qualunque, tra cui viaggi, convegni e catering, gli ultimi oltre mille euro, risalgono a pochi giorni fa, sono stati “investiti” in un light lunch buffet a Matera per 40 ospiti, manca il resto. Cronache Lucane ha più volte portato all’attenzione dell’opinione pubblica la gestione economica dell’Unibas connessa agli affidamenti diretti, ma non solo, tanto che quando è incappata nella Effenove Srls della fu cofounder ed ex socia Sara Lorusso, oggi giornalista Rai del Tg3, in cambio ha ricevuto la censura della Tv di Stato, esclusione dalla rassegna stampa, e richiesta di risarcimento danni da parte della giornalista stessa. Chi dovrebbe tutelare il diritto di cronaca, vuole imbavagliarlo. Ma i nodi vengono al pettine tanto sul fronte dell’attribuzione di risorse pubbliche in favore di privati, quanto su quello del destino dell’Unibas. «Come Volt – ha rimarcato il coordinatore regionale Eustachio Follia a Cronache Tv – chiedevamo di istituire nuovi corsi a Matera anche per via delle potenzialità della città, ma la Regione non ha risposto alle nostre sollecitazioni. Col passare del tempo, abbiamo capito che la causa del silenzio andava ricercata nel motivo che si stava facendo l’esatto opposto: lo smantellamento di quel poco che restava. Da settembre è stata istituita all’Unibas anche una Commissione col compito di occuparsi proprio di questo». Per mantenere un Dipartimento aperto, serve un numero minimo di docenti e di ricercatori. Matera non li ha. Ma lo stesso vale per altri Dipartimenti del Polo di Potenza che rischiano o la chiusura o l’accorpamento. Una certa gestione “alla buona” delle risorse pubbliche magari continuerà ma il futuro Unibas prevede, come ha concluso Follia, «lo smantellamento dell’esistente a Matera e la riduzione di ciò che offre il Polo di Potenza».

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