BasilicataBlogPolitica

DOPPIO MANDATO, DOPPIO NULLA

Perrino inconsistente. Zullino rammaricato, ma propositivo. Bene il giovane Cariello

Quando è stata presentata, nelle intenzioni delle opposizioni doveva essere la spallata definitiva a Bardi, il garantismo di Italia Viva e la paziente attesa di Cifarelli avevano dato il tempo alla maggioranza di recuperare i due consiglieri regionali militati nelle libertà personali. Con il numero recuperato, sembrava destinata ad essere la vittoria definitiva di Bardi e della sua maggioranza. Si è trasformata in un pantano nel quale non ci sono i numeri per governare né per far cadere la Giunta, un immobilismo nel quale ogni singolo voto dovrà essere oggetto di mercanteggiamento personale secondo la più antica tradizione del trasformismo di De Pretis. Abbiamo fatto il punto sulle opposizioni dopo la sfiducia nella puntata di “Oltre il Giardino” condotta da Paride Leporace su Cronache Canale 76 con Zullino e Perrino.

ZULLINO, LEGHISTA DELLA PRIMA ORA

È gioco facile per i leghisti di oggi attaccare direttamente Zullino accusandolo di trasformismo e di essersi venduto alla sinistra. Lui è orgoglioso di ricordare che è un leghista della prima ora, quando ancora era difficile dichiararsi della Lega al Sud, quando Fanelli e Dina Sileo erano in Forza Italia, Guarente con Mollica, Pepe con Fratelli d’Italia, Modrone con Storace e a portare il verbo di Salvini in Lucania c’erano solo Zullino e Cappiello. Il Consigliere ex(?) leghista è molto orgoglioso di questa sua primizia, lo dice con il petto in fuori quando ricorda di aver detto a Salvini, anni addietro, che lui era il primo ad aderire alla Lega e sarebbe stato il primo ad andare via se il partito non avesse difeso la sua terra. Un’accusa ripetuta da parte dei primi leghisti, oggi lo dice Zullino, qualche anno fa lo disse Cappiello.

LA SANITÀ CUORE DEL PROBLEMA

Parla chiaramente di ciò che non va nella sanità, cuore delle sue battaglie e arriva a dire che ha scritto a Bardi perché tanto è inutile parlare con l’assessore Fanelli, dato che comandano i Direttori Generali nominati da Bardi grazie alla pieni poteri. È dell’altro ieri la notizia dell’operatore sanitario aggredito a Matera perché non c’erano posti per una visita, a dimostrazione che le parole del Consigliere di Lavello non sono retoriche e trasferiscono il fallimento della Regione e di Fanelli nella sanità. Annuncia la nascita di un gruppo nuovo in Consiglio e denuncia il trasformismo della maggioranza, pronta ad imbarcare Italia Viva che già ragiona come se fosse parte della maggioranza ascrivendo a se stessa meriti per alcune scelte. Ricordiamo che è solo grazie a Braia e Polese che la Giunta e la sua coalizione ha dovuto allargare alle imprese il bonus gas.

IL NULLA DI PERRINO

È stato dieci anni in Consiglio Regionale a rappresentare il Movimento Cinque Stelle ma di lui ci si ricorderà soltanto per aver parlato della luce del bagno in Consiglio Regionale. Nove anni per scoprire che non si spengono le luci nei bagni del Palazzo sembrano decisamente troppi, se riuscisse ad impiegare quest’ultimo anno per scoprire chi lascia accese le luci avrebbe quanto meno completato la sua azione. Speriamo ci riesca, almeno avrà dato un senso al suo doppio mandato, limite che non intende derogare e che, quindi, pone pochissimo tempo al nostro eroe per scoprire esecutore e mandante del misfatto del bagno. Si dice che il politico debba sapere cosa fare, sapere comunicarlo agli altri, essere incorruttibile. Sicuramente i due primi requisiti a Perrino mancano del tutto. Del resto la crisi dei Cinque Stelle è evidente: Giorgetti è andato via, l’ex destra sociale Leggieri è in cerca di nuova collocazione, resta solo Perrino. L’ultimo spenga la luce prima di uscire.

COSA ACCADRÀ?

Cosa accadrà è difficile da dire, le opposizioni sono almeno due o forse tre e Vizziello ci ha tenuto a prendere le distanze da Italia Viva. La maggioranza che è tale nell’elettorato ma è ferma nelle istituzioni, ha i numeri per rimanere attaccata alle poltrone ma non per governare. Tra gli attacchi più fe- roci della maggioranza nel mirino la pieni poteri e il trittico di Governo (Bardi, Perri, Busciolano) secondo Pittella. Zullino invece ritiene che la Basilicata è l’unica Regione nella quale i Consiglieri Regionali e gli Assessori pur di non perdere la poltrona sono disponibili ad accettare qualsiasi cosa. È proprio questa – secondo la narrazione – la forza di Bardi: il cospicuo stipendio che i consiglieri prendono e cui non vogliono rinunciare. Secondo chi attacca una maggioranza Vinavil.

Di Massimo Dellapenna

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti