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IL PD DALLE MILLE SFACCETTATURE

Ospiti a Cronache Tv Margiotta e Santarsiero: Congressi e rischio scissione a sinistra

Torna la grande politica nazionale a “oltre il giardino” su Cronache 76, questa volta ospiti di Paride Leporace sono Santarsiero e Margiotta, esponenti di spicco del Partito Democratico lucano, entrambi provenienti dalla nidiata del cattolicesimo impegnato in politica che scelse la sinistra, questa volta in studio per parlarci del congresso nazionale che dovrà ridi- segnare il Partito. Bonaccini contro Shlein, il pragmatismo leaderistico del Presidente della Regione Emilia-Romagna contro l’utopia collegiale di quella che fu il suo vicepresidente. Come ha ricordato il nostro Leporace, Palmiro Togliatti sosteneva che era bene che gli emiliani restassero in Emilia, oggi sembra che il Pd non possa fare a meno di rivolgersi alla sua ridotta di classe dirigente per provare a costruire una classe dirigente nazionale.

LA QUESTIONE MERIDIONALE

La questione meridionale è un concetto e un termine lanciato da Antonio Gramsci che fu il primo a ripercorrere la crisi che caratterizzò il sud dopo il processo risorgimentale che fece coniare al grande politico comunista il termine di Colonia Interna per riferirsi ad un mezzogiorno privato di classe dirigente e costretto a consumare ciò che veniva prodotto in altre aree del paese. Salvatore Margiotta sembra ripercorrere quel tratto di analisi quando dice che avrebbe preferito una candidatura meridionale ma che si deve prendere atto della grande crisi di classe dirigente, non soltanto politica, del Mezzogiorno. Bonaccini, comunque, ha deciso di partire da Bari con De Caro per parlare di politica e cancellare il rischio di una candidatura troppo marcatamente nordista. Una conversione che, però, non convince Santarsiero. L’ex sindaco di Potenza, infatti, ricorda che da Presidente dell’Emilia-Romagna, Bonaccini sposò in pieno le teorie del Partito del Nord e la loro volontà di puntare sull’autonomia differenziata.

IL LINGOTTO E I VALORI

Immagina un partito aperto Salvatore Margiotta a sostegno di Bonaccini. Un partito che non si richiuda in parole d’ordine della sinistra più estrema, che non parli solo ai fedelissimi ma sappia parlare a tutti i cittadini. “Oggi esiste uno zoccolo duro del 18% che continua malgrado tutto a votare Pd ma non è una garanzia permanente, anche perché è un elettorato anziano” ha detto il Senatore Margiotta secondo il quale la segreteria Bonaccini sarebbe in grado di riportare lo spirito del Lingotto o del Pd di Veltroni e Renzi. Di tutt’altro avviso Santarsiero che ripete quelli che secondo lui sarebbero i temi (la parola più usata dall’ex sindaco) per parlare alla maggioranza degli italiani tra i quali spicca l’ambientalismo che l’ex Sindaco ricollega alla “laudato sii” per farlo rientrare nella storia del cattolicesimo democratico. In realtà questo link appare una forzatura, la laudato sii riparte da una visione di un ambientalismo antropocentrico di uomo custode del Creato, mentre l’ambientalismo della Schlein sembra più vicino all’antispecismo che colloca l’uomo come uno dei tanti elementi del cosmo.

LA STRUTTURA PER IL CONGRESSO

Salvatore Margiotta sostiene che a suo sostegno stanno arrivando i sindaci, tanti amministratori locali che intendono costruire il Partito Democratico del futuro. Santarsiero, invece, dice che per ora la sua è una scelta individuale. Certo è simpatico il paradosso che a sostegno del leaderista Bonaccini ci sia Margiotta con una squadra di amministratori mentre a sostegno della collegiale Shlein ci sia l’atto volitivo individuale di Santarsiero. Sullo sfondo resta la terza incomoda De Michele sostenuta da De Filippo. De Filippo, Margiotta e Santarsiero i tre leader lucani delle tre mozioni provengono tutti dalla tradizione democristiana, manca ancora la sinistra nel Partito Democratico che, evidentemente, non ha preso ancora posizione o, comunque, resta defilata.

IL RISCHIO SCISSIONE

Come il Conte Ugolino mangiava i suoi figli, così il Partito Democratico alza la testa dal fiero pasto solo dopo aver divorato i suoi segretaro nazionali. L’impressione è che anche questa volta il Congresso sarà drammatico e che le differenze di posizione siano eccessive, tanto da motivare l’ennesima scissione a sinistra. Ma questo lo vedremo solo in prosieguo. Anche perché mentre Margiotta si sgolava a Cronache TV nel chiedere di evitare un commissariamento, proprio in queste ore lo speranziano Amendola è stato nominato commissario regionale in Basilicata del Pd.

LA PUNTATA DI STASERA

Alle 21 sul canale 76 si preannuncia altrettanto scoppiettante il dibattito politico che vedrà protagonisti, ospiti di Paride Leporace a Cronache Tv i Consiglieri regionali Pasquale Cariello (Lega), Massimo Zullino ( indipendente) Giovanni Perrino (Cinquestelle) sulla situazione di stallo in Regione.

Di Massimo Dellapenna

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