GLIFOSATE UFFICIALIZZATA LA PROROGA DI UN ANNO FINO AL 15 DICEMBRE 2023
DA VAGLIO DI BASILICATA IN BASILICATA C’È CHI DICE NO AD USO ERBICIDA : MASSERIE CANIO RICCIUTI CONTINUA LA SUA POLITICA DI PRODUZIONE BIO
NO GLIFOSATE E PESTICIDI : VIVA IL BIO A Km ZERO
EFSA 🇪🇺European Food Safety Authority
Glifosate: ufficializzata la proroga di un anno
«La commissione europea ha stabilito di prorogare di un anno l’autorizzazione della sostanza attiva glifosate
PIÙ VELENO PER TUTTI‼️
Viva il lavoro delle lobbies.
Vergogna per la commissione europea che continua ad essere sottomessa agli interessi dei grandi gruppi della chimica francese e tedesca senza alcun riguardo per la salute del popolo europeo.
Noi, Masserie Canio Ricciuti, nel nostro piccolo, continueremo la nostra politica bio
Nei nostri terreni non abbiamo mai utilizzato diserbanti e mai lo faremo, a garanzia della nostra salute e della salute dei nostri ospiti che degustano i prodotti a base della nostra farina bio.
A garanzia della salute delle nostre pecore che quotidianamente si nutrono nei pascoli incontaminati»
Glifosate: ufficializzata la proroga di un anno
Con il regolamento 2022/2364, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE n. 312 del 5 dicembre scorso, la Commissione europea ha stabilito di prorogare di un anno l’autorizzazione della sostanza attiva glifosate, che scadeva il 15 dicembre 2022.
L’erbicida potrà quindi essere utilizzato fino al 15 dicembre 2023
All’inizio di quest’anno la Commissione aveva chiesto ai Paesi UE di approvare una proroga di un anno dell’autorizzazione quinquennale decisa nel 2017, dopo che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha annunciato che non sarebbe stata in grado di concludere un processo di valutazione del rischio almeno fino a luglio 2023.
Le conclusioni dell’Efsa, originariamente attese per settembre, sono fondamentali per la decisione della Commissione e dei Paesi dell’UE sull’opportunità o meno di riapprovare l’erbicida.
Sul tema è invece già stato acquisito il parere dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa), secondo la quale
«Sulla base di un’ampia revisione delle prove scientifiche Echa conclude ancora una volta che la classificazione del glifosate come cancerogeno non è giustificata»
Per due volte, a ottobre e a novembre, i Paesi UE non erano riusciti a definire la maggioranza qualificata necessaria per approvare, o respingere, la richiesta di proroga avanzata dalla Commissione.
Nell’ultima votazione hanno votato in favore 21 Stati membri, tra cui Italia, Paesi Bassi e Polonia. Contrari Croazia, Lussembrurgo e Malta, astenuti Francia, Germania e Slovenia.
La Commissione aveva quindi l’obbligo giuridico di prendere una decisione autonoma.
#sapevatelo