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GUARENTE, LO SCERIFFO DELL’AUTOVELOX

Chiacchiere e “distintivo”, città abbandonata ma con le casse comunali che si riempiono grazie ai limiti di velocità. La “buona” amministrazione, multare i cittadini: sanzioni neanche in linea col Codice della strada

Sia che si passi da Potenza come fruitore occasionale, sia che la si viva come cittadino, la percezione che si ha è che la città non è governata o, quanto meno, non dalla politica. A voler essere buoni si può dire che questi cinque anni passeranno invano, inutilmente, come se non fossero mai accaduti, come se gli orologi del tempo si fossero fermati.

LA TASSA DI PASSAGGIO

L’unica novità di rilievo dell’Amministrazione Guarente è l’introduzione della tassa di passaggio sotto forma di autovelox posizionato all’ingresso della città a Varco d’Izzo, con un limite di lentezza che favorisce le multe senza che sia effettivamente migliorata la viabilità e la relativa sicurezza nei trasporti. Una vera e propria trappola nella quale sono incappati migliaia di cittadini. Certo le leggi vanno rispettate ma, se una legge viene violata sistematicamente da normali cittadini, o ci si trova davanti ad una città di delinquenti o la norma è sbagliata. Percorrere strade ad alta velocità a 70km/h e imporre la trappola dell’autovelox è una decisione di stampo sovietico che probabilmente rimpinguerà le casse del Comune svuotando quelle dei cittadini ma che poco ha a che vedere con la buona amministrazione. ART. 198 BIS CDS In estate è stato modificato l’art.198bis cds che prevede che “nel caso di accertamento di più violazioni senza contestazione immediata ai sensi dell’articolo 201, l’illecito amministrativo oggetto della prima notifica assorbe quelli accertati nei novanta giorni antecedenti alla medesima notifica e non ancora notificati” specificando al successivo comma 4 che “fermo restando il pagamento delle spese di accertamento e notificazione relative a ciascuna violazione, ove ricorrano le condizioni per il pagamento in misura ridotta ai sensi dell’articolo 202, si applica la sanzione del pagamento di una somma pari al triplo del minimo edittale previsto per la disposizione violata, se più favorevole”. In pratica il trasgressore può pagare il triplo della sanzione della prima multa ricevuta, coprendo così tutte le contravvenzioni prese nei 90 giorni precedenti e non ancora notificate. La norma, introdotta nel decreto sulla sicurezza dei trasporti, prevede anche tempi diversi per il pagamento che può avvenire fino a 120 giorno senza aggravio di spese. L’avvertimento di questa modalità di pagamento e di cumulo delle sanzioni non è indicata nelle multe inviate in questo giorni dalla Polizia Municipale di Potenza. Una grave mancanza che, oltre a rendere a rischio annullamento le multe, ha comportato un esborso da parte dei cittadini multati superiore al dovuto, soprattutto per quanti si siano affrettati a pagare le singole multe nei cinque giorni successivi alla notifica per evitare ulteriori aggravi. Un’omissione di indicazioni da parte del Comune di Potenza che ha determinato un danno a carico dei cittadini e un introito superiore nelle casse del Comune. Se fossimo in malafede potremmo immaginare che l’idea (fortunatamente abortita) del Comune di Potenza di acquisire il tratto autostradale che costeggia la città fosse finalizzato ad ulteriori introiti ai danni dei cittadini con il posizionamento di autovelox.

LO SCERIFFO DI NOTTINGHAM

Guarente sembra lo sceriffo di Nottingham, pronto a prelevare il massimo delle somme possibili dalle tasche dei cittadini senza dare loro i servizi adeguati e corrispondenti agli esborsi, per farlo è pronto a qualsiasi trucco e dimenticanza. Una gestione decisamente scellerata che non sembra conforme alla linea di Governo del centrodestra nazionale che, invece, punta ad una sempre maggiore riduzione del prelievo fiscale. Forse sarebbe il caso che, almeno per ciò che comporta le multe per l’autovelox posizionato all’ingresso della città, il Comune si adoperi per una sanatoria. Sarà pur vero che le casse del Comune languono ma introdurre una tassa di passaggio appare veramente fuori dal tempo e dalla storia. Se questo è il cambiamento leghista e il nuovo corso promesso dal segretario regionale Pepe, non sembra una buona strada.

Di Massimo Dellapenna

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