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ANDRIA, TRASLATI I RESTI DI GRAZIELLA MANSI

’Amministrazione comunale ha realizzato una nuova tomba per la bimba violentata e bruciata a Castel del Monte 22 anni fa

Dopo 22 anni, è stata data degna sepoltura alle spoglie mortali di Graziella Mansi, la bimba violentata e uccisa con il fuoco da un branco di balordi nella pineta di Castel del Monte il 19 agosto del 2000.

Una tomba semplice, con la pietra bianca di Trani a coprire il piccolo feretro. La preghiera e la benedizione del Vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi, il ricordo commosso del Sindaco della città, Giovanna Bruno, e un’accorata riflessione del Questore della Sesta Provincia, Roberto Pellicone, il dolore ancora vivo dei genitori, delle sorelle e dei familiari di Graziella hanno toccato il cuore di tanti andriesi che hanno voluto essere presenti alla cerimonia.

Graziella aveva solo 8 anni. Nei pressi del maniero federiciano, la sua famiglia aveva un banchetto per la vendita di frutta secca. La bimba si allontanò per riempire una bottiglietta di acqua a una fontanina. Fu attratta con l’inganno nella vicina pineta da Pasquale Tortora, un ventenne che si arrangiava facendo il parcheggiatore abusivo, e lì fu presa in consegna da Giuseppe Di Bari, Vincenzo Coratella, Michele Zagaria e Domenico Margiotta, che tentarono di violentarla e poi la bruciarono viva su un tappeto di foglie secche.

Tortora fu condannato a 30 col rito abbreviato; gli altri all’ergastolo con l’isolamento diurno. Uno di loro, Coratella, si è suicidato in carcere, a Lecce, nel 2008.

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