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TARANTO, CAMBIO D’APPALTO NEL NOME DELLA PRECARIETÀ

Operatori in rivolta per le decisione da parte del nuovo gestore servizio assistenza clienti che riduce il monte ore settimanali

Circa 450 famiglie rischiano di finire sul lastrico. “ Enel Energia si assuma la responsabilità sociale” dichiara Francesco Marchese esecutivo Usb.

La multinazionale Network contacts, nuova azienda subentrante al servizio customer care della committente , detta nuove regole: Taglio del monte ore per tutti gli operatori, solo 20 ore settimanali.

Un inizio che non rassicura i dipendenti coinvolti ,con clausola sociale, nella nuova gestione. E’ di queste ore un presidio e conferenza stampa organizzato dinanzi allo spazio Enel , dall’usb telecomunicazioni per ribadire le ragioni della protesta .

All’ordine del giorno il NO al minimo di 20 ore un taglio che avrebbe ricadute gravi soprattutto su famiglie monoreddito, o figli a carico, nella maggior parte dei casi si tratta di donne.; contestata è anche la non assunzione per i 14 operatori con contratto a tempo determinato; per il non assorbimento dello staff dirigenziale e 50 per cento del team leader demansionato.

Una trincea quella tarantina che vede allargare le maglie della precarietà, chiamate in causa tutte le parti sociali già dal primo incontro, del 23 novembre scorso, ora l’organizzazione sindacale Usb con conto alla rovescia, ha chiesto anche l’intervento di Leo Caroli presidente della task force regionale per l’occupazione.

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