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OBBLIGO DI VACCINO ANTI COVID: SENTENZA STORICA DELLA CONSULTA

La Corte Costituzionale ha rigettato ieri i ricorsi dei sanitari sospesi dal servizio. Per i militari c’è spazio per una diversa decisione

CORTE COSTITUZIONALE 

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE

Ufficio Comunicazione e Stampa della Corte costituzionale

Comunicato del 1° dicembre 2022

OBBLIGO VACCINALE A TUTELA DELLA SALUTE

La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa
alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.

Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario.

Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico.

È quanto rende noto l’Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale,
in attesa del deposito delle sentenze.

Roma, 1° dicembre 2022

Palazzo della Consulta, Piazza del Quirinale 41 – Roma – Tel. 06.46981/06.4698224/06-4698378

❇️ È realmente da tempo che sostengo VACCINAZIONE OBBLIGATORIA PER TUTTI in tempi brevi anche in Italia 🇮🇹 ‼️ ed anche la SUPREMA CORTE COSTITUZIONALE mi ha dato ragione
❇️ praticamente facciamo ancora in tempo, per contrastare efficacemente gli effetti della pandemia da coronavirus 😷 covid19 attualmente in ripresa
#tolleranzazero 🆚 NO VAX
#ègiustoinformare
🔹SENTENZA
Obbligo vaccinazione, Corte Costituzionale: è legittimo‼️

La Corte Costituzionale ha respinto con una sentenza tutti i ricorsi dei lavoratori che, a causa della normativa sull’obbligo vaccinale, erano stati sospesi dal servizio.
Un rigetto quindi per insegnanti e sanitari che avrà ripercussioni anche sui militari ricorrenti al Tar del Lazio, per i quali in attesa della Suprema Corte i giudici amministrativi avevano sospeso il giudizio.

🔴 Covid-19, Corte Costituzionale legittima l’obbligo vaccinale‼️

❇️ La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali – come si legge nel comunicato stampa della Suprema Corte – la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.

❇️ Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario.

🔹“Scelte del legislatore sull’obbligo vaccinale del personale sanitario sono non irragionevoli, né sproporzionate”

❇️ La Consulta, come anticipato mesi fa, si è pronunciata in relazione alla legittimità costituzionale della norma che prevede la sospensione dello stipendio ai sanitari inadempienti all’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19.

❇️ La vicenda ha preso il “la” dal ricorso proposto contro il provvedimento mediante il quale l’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano aveva sospeso dal servizio, con privazione della retribuzione, un’operatrice no vax (monoreddito e con un figlio a carico).

❇️ Da parte sua, nello scorso giugno il Tar della Lombardia aveva chiesto una valutazione della Consulta, ravvisando la possibile incostituzionalità della normativa che lascia senza lavoro e stipendio i sanitari che non intendono vaccinarsi.

❇️ Nella serata dell’1 dicembre è stata comunicata la decisione della Consulta, che ha ritenuto ugualmente non fondate le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico.

❇️ È quanto ha reso noto l’Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale, in attesa del deposito delle sentenze.
#sapevatelo2022


Obbligo di vaccino anti Covid, la Corte Costituzionale respinge i ricorsi:

“C’era pandemia, non fu sproporzionato”

L’organo ha respinto con una sentenza tutti i ricorsi dei lavoratori che erano stati sospesi dal servizio

La Corte Costituzionale ha respinto con una sentenza tutti i ricorsi dei lavoratori che, a causa della normativa sull’obbligo vaccinale, erano stati sospesi dal servizio.

Un rigetto quindi per insegnanti e sanitari che avrà ripercussioni anche sui militari ricorrenti al Tar del Lazio, per i quali in attesa della Suprema Corte i giudici amministrativi avevano sospeso il giudizio

“La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali. Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario” 

E infine la Corte Costituzionale ha ritenuto

“ugualmente non fondate le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico. È quanto rende noto l’Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale, in attesa del deposito delle sentenze”

Obbligo vaccinale e militari sospesi, il Tar si rimette alla Corte Costituzionale

Il sindacato Siulm:

“Attendiamo con fiducia il pronunciamento della Corte”

Sul caso del ricorso dei militari sospesi a causa dell’obbligo vaccinale Covid, seguito dall’avvocata Giulia Monte e dai sindacati Itamil e Siulm, il TAR – con ordinanza dell’1 aprile- ha rimesso il giudizio alla Corte Costituzionale

L’AVVOCATA: “SI ATTENDE PRONUNCIAMENTO CORTE SU CASO SIMILARE”

“Il Tar del Lazio con l’ordinanza di ieri ha sospeso il giudizio in attesa di un pronunciamento della Corte su un caso analogo al nostro che sollevava similari questioni di legittimità costituzionale eccependo quindi le nostre stesse istanze”.

Spiega con queste parole alla Dire il punto tecnico legale della decisione del TAR l’avvocata Giulia Monte che ha seguito il ricorso dei militari sospesi a seguito dell’obbligo vaccinale Covid19. Rispetto quindi a quanto già deciso dal Consiglio di Stato secondo il legale si è ritenuto che “l’orientamento negativo del Consiglio di Stato fosse da considerare superato sulla base dell’ ultima orientamento del Consiglio di giustizia della Sicilia con l’ordinanza 351 del 22 marzo”, ha concluso.

SIULM: “ATTENDIAMO CON FIDUCIA PRONUNCIAMENTO CORTE”

“Il TAR Lazio 1^ Sezione bis con l’ordinanza di ieri ha rimesso il giudizio alla Corte Costituzionale, per il personale militare sospeso per non avere assolto all’obbligo vaccinale per il COVID 19. Il SIULM attenderà con fiducia il pronunciamento della Suprema Corte. Ringraziamo lo studio legale Monte e i colleghi del sindacato ITAMIL che si sono anch’essi prodigati per l’organizzazione iniziale di questo ricorso e quanti hanno creduto in noi”

Così il sindacato SIULM commenta la decisione del Tar Lazio, diffusa ieri dall’agenzia Dire, che sul caso dei militari sospesi a causa dell’obbligo vaccinale Covid19 ha rimesso la decisione alla Corte Costituzionale.

“Ricordiamo, che già nel mese di febbraio il citato tribunale Amministrativo aveva accolto le istanze dei ricorrenti iscritti al SIULM- scrive il sindacato ricostruendo la vicenda legale- difesi dall’avvocato Giulia Monte, per l’annullamento dei provvedimenti di sospensione dall’attività lavorativa che erano stati emanati dai datori di lavoro o autorità delegate, in virtù della circolare dello Stato Maggiore Difesa che disciplinava quanto deciso dal governo con il Decreto Legge n. 172, poi convertito in legge. Lo studio legale aveva allora notificato il decreto del TAR Lazio al Ministero della Difesa e agli Enti dei ricorrenti per dare tempestiva esecuzione allo stesso. Tuttavia dobbiamo lamentare una disparità di trattamento perpetrata nei confronti del personale militare delle diverse Forze Armate. Infatti, risulterebbe che tra i ricorrenti, quelli appartenenti all’Esercito sono stati tempestivamente reintegrati in servizio con il pagamento degli emolumenti economici previsti. Purtroppo, la stessa cosa non è avvenuta per alcuni colleghi delle altre FF.AA. che sono stati richiamati in servizio solo il 25 marzo a seguito dell’approvazione del D.L. del 24 marzo 2022”

A tal proposito “è intendimento del SIULM– conclude il comunicato stampa- scrivere al ministro della Difesa Lorenzo Guerini e al Capo di SMD Amm. Giuseppe CAVO DRAGONE, affinchè venga sanata questa grave sperequazione, riconoscendo, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale, il diritto al pieno trattamento economico a decorrere da febbraio per tutti i ricorrenti”

Obbligo di vaccino anti Covid, il sindacato dei militari deluso dalla Consulta:

“Aspettiamo il Tar”

La Corte Costituzionale ha rigettato ieri i ricorsi dei sanitari sospesi dal servizio. Per i militari c’è spazio per una diversa decisione.

“Il comunicato della Consulta lascia interdetti per questa decisione perentoria su un tema così importante, diversi segnali lo lasciavano intuire, ma aspettiamo di leggere la sentenza. Per i militari non c’è stato un pronunciamento nel merito e questo lascia ancora spazio perché ci sarà una decisione del Tar Lazio sui ricorrenti”

Così alla Dire il presidente del Sindacato Unico dei Militari, Antonello Arabia, commenta la decisione della Corte Costituzionale che ha rigettato i ricorsi dei sanitari sospesi per non essersi vaccinati contro il Covid19.

Arabia ha ricordato i due pilastri del ricorso dei militari:

“C’erano due aspetti: l’obbligatorietà al vaccino- chiarisce- e l’abnormità del provvedimento della sospensione in contrasto con le norme dell’ordinamento militare. Il Tar può giustamente dire che la legge dell’ordinamento delle Forze Armate può essere modificata da un’altra legge, ma è come se avesse creato surrettiziamente una nuova sanzione disciplinare di Stato con ripercussioni sul trattamento economico, sull’anzianità e sul trattamento pensionistico che normalmente sono prese ad altissimo livello (ministro) ma in questo caso delegate addirittura a comandanti di Corpo o datori di lavoro”

Il Sindacato unico dei Militari si prepara ad altre azioni legali.

“Sull’obbligatorietà del vaccino ci stiamo consultando con i nostri legali per valutare eventuali azioni future alla Corte europea dei diritti umani“

annuncia il presidente.

Oggi i militari del primo ricorso, dopo la sospensiva della sospensione dall’attività lavorativa del Tar, sono tornati in servizio, ma quel che rischiano è una sorta di sospensione retroattiva:

“Con danno al trattamento economico e pensionistico- segnala il presidente del Sum- e in una situazione davvero strana perchè queste persone a lavoro ci sono state. Spero che il Tar intervenga a fare chiarezza su queste situazioni aberranti“

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

 

 

 

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