INCHIESTE, GARANTISMO E POLITICA

Dibattito a più voci a “Oltre il Giardino” condotto da Paride Leporace, ospiti in studio Antonio Tisci, Antonio Rubino e Massimo Maria Molinari per parlare di giustizia, della situazione in Consiglio Regionale ma non solo. Il primo pensiero è stato rivolto a Ischia, colpita dalla frana con le conseguenti ed abitudinarie polemiche sull’abusivismo e sul dissesto idrogeologico. «Sono veramente basito – ha detto Tisci – del fatto che quando succede una tragedia al Nord è colpa del fato, se accade al Sud è sempre colpa dell’abusivismo. Dalle discussioni sui giornali sembra che Ischia sia un inferno di abusivismo edilizio e non l’isola verde che attira milioni di turisti ogni anno, piuttosto dovremmo interrogarci su ciò che lo Stato non fa per contrastare il dissesto idrogeologico».

LA QUESTIONE GIUSTIZIA

A tenere banco principalmente è, ovviamente, la questione giustizia con le misure cautelari che hanno colpito una parte dell’amministrazione regionale e che sono state revocate. «In Consiglio Regionale siede un uomo, e mi riferisco esplicitamente a Marcello Pittella, che da innocente è stato detenuto. Non riusciamo mai ad imparare la lezione secondo cui una persona è innocente fino a sentenza definitiva e come tale va trattata» ha detto Tisci. «Rocco Leone – ha aggiunto – nel suo intervento ha evidenziato che un Pubblico Ministero dovrebbe approcciarsi alle indagini e alla libertà delle persone con la stessa prudenza con la quale si approccerebbe alla dignità e alla libertà di un fratello o di un amico, è evidente che tutto ciò non è stato fatto e che tutto ciò ha rischiato di mettere in difficoltà il Governo Regionale». Sulla stessa linea d’onda Antonio Rubino, sindaco di Moliterno, che ha rivendicato l’azione compiuta da Italia Viva in Consiglio Regionale anche prendendo le distanze da atteggiamenti di altre parti dell’opposizione che speravano di poter tendere un agguato al Governo regionale: «Ci hanno accusato di essere la stampella del Governo Regionale e della maggioranza ma, se non fosse stato per il nostro operare, avremmo corso il rischio di veder sfalsato il risultato elettorale sulla base di momentanee limitazioni della libertà». «Resta il fatto – ha detto Rubino – che il Consiglio Regionale è rimasto bloccato o rallentato, amministrazioni non hanno potuto avere finanziamenti, non si sono potute approvare leggi per limitazioni di libertà evidentemente da revocare». Leggermente diverso il giudizio di Massimo Maria Molinari che, pur richiamandosi ai principi cardini della presunzione di non colpevolezza e del garantismo processuale, ha tenuto ad evidenziare che chi fa politica deve essere al di sopra di ogni sospetto. «Lo dico da persona indagata e assolta che, da quando è stato indagato e fino a quando non si è concluso il processo a suo carico, ha deciso di non fare più politica, di non salire più su un palco e di non candidarsi più» ha precisato l’avvocato Molinari che ha anche evidenziato come le indagini e la fraseologia emerse nelle intercettazioni hanno rovi- nato l’immagine di molte persone il cui decoro non potrà più essere ristabilito perché colpiti dal chiacchiericcio di paese.

IL GOVERNO REGIONALE E IL FUTURO DELLA MAGGIORANZA

Qui, ovviamente, le posizioni si sono distinte con Molinari che ha evidenziato che il cambiamento promesso non è arrivato. Secondo Molinari il Bonus gas è sicuramente una buona cosa ma è decisamente poco rispetto alle promesse di cambiamento della vigilia. L’ex vicesindaco di Potenza si è soffermato anche sulle questioni del Comune di Potenza, paralizzato nell’azione con debiti che non vengono pagati perché la maggioranza non riesce a trovare una quadra sull’elezione del Presidente del Consiglio. A difendere il Governo Regionale è stato Tisci. L’esponente di Fratelli d’Italia, pur non accettando gli alibi della pandemia definiti da vili perché «la politica ha il dovere di non fermarsi mai», evidenzia che se anche è vero che si poteva fare di più, sicuramente la Basilicata non era il Bengodi saccheggiato dai Barbari calati da destra. Ha rivendicato il contributo attivo di Fratelli d’Italia nel Governo Regionale specificando che «nella prima parte di legislatura FdI aveva un solo assessore, ha assunto l’impegno di rinegoziare con le compagnie petrolifere e di usare quella rinegoziazione per il territorio e oggi i lucani hanno ottenuto il bonus gas». «Un merito – ha proseguito – ascrivibile esclusivamente a FdI. Fratelli d’Italia farà la sua parte anche in quest’ultimo scorcio di legislatura. Sono certo che Latronico e Galella faranno tutto ciò che è in loro potere per garantire il cambiamento nei propri settori di gestione». Il sindaco di Moliterno Rubino ha, invece, evidenziato le criticità della val d’Agri non risolte in special modo per quanto riguarda l’Ospedale che è stato fortemente depotenziato malgrado sia a pochi chilometri dal Centro Oli di Viggiano le cui risorse vengono usate per tutto il territorio regionale.

SANITÀ: MOLTA CROCE E POCA DELIZIA

Ed è proprio sulla Sanità che si è concentrata la seconda parte di Oltre il Giardino con il Presidente dell’Ordine dei medici di Potenza, Rocco Paternò, che, intervistato da Paride Leporace, ha spaziato a 360 gradi sui problemi della sanità lucana partendo proprio dalla carenza di medici, determinata dalla poca attrattività che i piccoli ospedali esercitano su chi vuole fare il medico in Italia ma anche da questioni di programmazione che competono alla Regione che ha il dovere di rilanciare il settore pubblico ma anche di trovare le condizioni per aiutare il privato a garantire le prestazioni sanitarie. Il Presidente dell’Ordine ha citato lo slogan dei sindacati “se non la curi non ti curi” per evidenziare la centralità della sanità nella politica regionale e negli interessi dei cittadini. Una questione che il Governo Regionale deve affrontare quanto prima e in modo deciso, senza la paura di riformare un settore che merita grande interesse ed attenzione.

Di Massimo Dellapenna