TRIBUNALE DI MELFI: TUTTO È ANCORA POSSIBILE
Il presidente dell’ordine del foro melfitano, presto a colloquio con il nuovo ministro
Sono passati ormai nove anni dalla chiusura, per molti inopinata , del tribunale di Melfi. Una vicenda che rappresenta una ferita tutt’altro che emarginata per l’intero territorio come non manca di sottolineare l’ex presidente dell’ordine federiciano Dino Di Commo: ” No demordiamo ed abbiamo già chiesto un incontro con il nuovo ministro della giustizia. Questi nove anni di assenza del tribunale di Melfi, rimarca Di Ciommo, hanno certificato l’assoluta esigenza del territorio di riavere il proprio presidio di giustizia. Il tribunale non rappresenta solo il luogo dove si amministra la giustizia, non è solo un presidio di legalità, non è solo il luogo dove si celebrano le cause, ma è altresì un volano socio-economico di grande importanza. Intorno ad un tribunale ruotano tutta una serie di attività che hanno riflessi su diversi campi. Il grave problema dello spopolamento si acuisce se si continua ad accentrare ed a sopprimere. Saremo da qui a qualche anno, condannati ad uno spopolamento feroce prima e poi successivamente alla conseguenza logica dell’accorpamento. D’altronde prosegue Di Ciommo da qui a qualche anno rischiamo di essere poco più di 400 mila abitanti, un quartierino di Napoli. E’ giustificabile che un quartierino di Napoli, possa vere uffici regionali,, uffici territoriali, ed altro?. Purtroppo no. Il destino che ci attende è questo. “. Di Ciommo poi lancia un messaggio di chiara matrice politica. ” La gente di Basilicata deve capire l’importanza di avere una rappresentanza territoriale. Non possiamo continuarci a farci colonizzare come avvenuto nelle ultime elezioni. A livello regionali il Vulture Melfese è privo di rappresentanza ormai da tempo. A tutto questo si aggiunga poi la presenza della vicina Foggia, e della criminalità più violenta e pericolosa di Italia. Un eventuale accorpamento porterebbe l’area Nord di Basilicata ad essere una periferia di Foggia, con tutti i rischi che ne conseguono. Con tutti questi argomenti, la presenza del tribunale di Melfi, rappresenta un tassello fondamentale da cui ripartire”