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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: GUARENTE COSTRETTO AD UN CONFRONTO SERRATO CON L’OPPOSIZIONE

Solo aprendo alla minoranza, il sindaco potrebbe superare l’impasse in cui è sprofondato. Cannizzaro metterebbe d’accordo tutti

Dopo aver percorso tutte le strade possibili ed immaginabili, dopo che il tentativo di modifica statutaria immediatamente esecutiva per superare l’impasse è stata bloccata dal Prefetto, Mario Guarente e la sua divertente maggioranza sono costretti a tornare alla politica e a ripiegarsi nel lavoro di cercare un Presidente che non sia espressione di un accordo esclusivo della maggioranza.

LO SPIRITO DELLA LEGGE

Lo spirito del Regolamento Comunale, infatti, nel definire una maggioranza qualificata per eleggere il Presidente del Consiglio vuole evidentemente assicurare al Consiglio una guida che non sia espressione soltanto di una parte politica ma autentica garanzia per tutti. La natura stessa del Presidente del Consiglio, infatti, prescinde dalla maggioranza che ha vinto le elezioni ma deve piacere a tutte le forze politiche. Il sindaco Guarente e la sua maggioranza, invece, hanno ben pensato di inserire una carica istituzionale all’interno degli accordi di coalizione, riducendo la Presidenza del Consiglio ad una emanazione della maggioranza. Una visione alquanto singolare delle istituzioni che confonde la governabilità con l’occupazione di tutte le cariche e immagina di trasformare l’aula del Consiglio in una appendice muta della maggioranza. La democrazia, però, si nutre di regole e si alimenta di rispetto delle istituzioni e delle garanzie di cui anche la minoranza ha diritto. Il Sindaco e la sua maggioranza avrebbero dovuto tendere una mano all’opposizione, discutere con la minoranza per trovare la figura che potesse piacere anche all’opposizione o, almeno, a parte di essa. Tutto ciò non è stato fatto.

NON È MAI TROPPO TARDI

Come nella famosa trasmissione della Rai, il Sindaco di Potenza ha ancora la possibilità di riuscire ad arrivare all’alfabetizzazione istituzionale avviando il dialogo serrato con le opposizioni, provando a trovare anche nelle fila della maggioranza una persona che sia in grado di apparire ed essere super partes. Insomma, come già scritto, è arrivato il momento per il Sindaco di superare l’età dell’incoscienza e arrivare a quella maturità che è capace di concepire il confronto anche come dialogo e non solo come capriccio. L’egocentrismo infantile a un certo punto deve pur lasciare il posto all’età adulta, capita a tutti di crescere.

L’UOMO GIUSTO

Esiste, in verità, nel centrodestra la persona giusta per quel ruolo, espressione della maggioranza ma capace di intessere rappporti con le opposizioni, di garantire il corretto svolgimento del loro ruolo e delle loro prerogative. Francesco Cannizzaro è stato eletto ad inizio consiliatura al primo tentativo, è stato capace di raccogliere i voti dell’opposizione e ha di- mostrato una grande capacità di dialogo con tutti, svolgendo il proprio ruolo realmente super partes. Sarebbe la figura adatta se solo Guarente e la sua maggioranza avessero la capacità di superare l’autoreferenzialità. Sarebbero due passi avanti da parte del Consiglio Comunale e della maggioranza. Avremmo finalmente un Presidente del Consiglio Comunale realmente capace di incarnare in modo istituzionale la sua funzione e il Sindaco e la sua maggioranza avrebbero fatto un passo avanti verso la consapevolezza dell’età adulta. Due risultati non di poco conto.

Di Massimo Dellapenna

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