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A NEMOLI CI SARÀ LARGO POSTIGLIONE

Dalla giunta comunale unanime via libera, per l’intitolazione s’attende solo l’approvazione del prefetto. Radio libere, il sindaco Carlomagno: «Un atto dovuto al pioniere Nino»

In un luogo migliore, probabilmente, l’intitolazione del “Largo Radio Libere 1976, nel ricordo di Nino Postiglione”, non potrebbe essere fatta. L’area tra via Roma e via Talamini, che a breve farà ufficialmente parte della toponomastica del Comune lucano di Nemoli, «è un angolino molto particolare e caratteristico della nostra Comunità – spiega il sindaco di Nemoli Domenico Carlomagno – in cui storicamente ci si fermava durante la processione con la statua della Madonna delle Grazie, che è la nostra Protettrice, per far rimprendere fiato ai portatori. Un angolino dunque per la nostra realtà molto significativo nonché molto caratteristico e penso – enfatizza Carlomagno – che anche la bellezza debba avere la sua giusta considerazione». La deliberazione di Giunta Comunale – che diverrà efficace ad avvenuta acquisizione del provvedimento di approvazione da parte del Prefetto di Potenza – è avvenuta ufficialmente mercoledì con unanime votazione. «Non resta ora – spiega il primo cittadino – che attendere che la Prefettura ci autorizzi a poter procedere, dopodiché insieme con la famiglia Postiglione concerteremo sul quando poter affetuare una piccola cerimonia di intitolazione, con annessa targa, nulla di eclatante e senza grandi pretese, perché penso che la sobrietà sia stata una delle altre tante caratteristiche di Nino», sottolinea Carlomagno. «Un atto dovuto a Nino – evidenzia Carlomagno – lui che è stato un antesignano delle “Radio Libere” e che ha rappresentato a tutti gli effetti un esempio concreto di liberà e democrazia». In periodo storico – gli anni ‘70 – in cui le cosiddette “Radio Libere” rivestirono in Italia un ruolo decisivo nella rivolta studentesca e nella lotta alla mafia: basti ricordare “RadioAut” di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978. Una conquista di libertà quanto d’antenna che di rivoluzione intellettuale, sancita dalla celebre sentenza della Corte Costituzionale del 28 luglio 1976, che permise di far uscire dalla clandestinità i pionieri dell’etere – tra cui Bonaventura Postiglione – e fu un fenomeno che caratterizzò, dal punto di vista sociale, culturale e politico, i decenni a venire. Sia dal punto di vista nazionale che regionale. «E Nino è stato degno esempio di espressione e libertà di pensiero – enfatizza il primo cittadino nemolese – che ha dato effettivamente un contributo sostanziale al concetto di “partecipazione” e democrazia, di libertà, di pluralismo. Per queste ragioni e tante altre – spiega Carlomagno – abbiamo pensato di presentare questa iniziativa e di dedicare questo spazio a Nino Postiglione». «Un uomo – evidenzia – a cui ero personalmente legato. Una persona sempre disponibile, gentile e cordiale, preparata e in gamba, che sapeva costruire e tessere relazioni tanto professionali quanto umane. Davvero una bella persona».

I RICONOSCIMENTI FINORA DESTINATI IN BASILICATA E NON SOLO ALL’ISTRIONE LUCANO

Sicché, con questo di Nemoli, continuano ad aggiungersi gli atti di stima dedicati a Nino Postiglione e dopo le altre regioni, anche la Basilicata – che ha dato i Natali a Bonaventura Postiglione – inizia a rendere omaggio, un Comune alla volta, al pioniere dell’etere delle Radio Libere. Dopo Cittiglio, nel Varesotto; dopo Salerno, con un’apposita targa posta nel Palazzo della Provincia; dopo la piazzetta in località Fontana Vecchia, a Maratea; dopo Ruoti che presso contrada Serra di Pepe ha visto l’intitolazione del campetto di calcio a 5; dopo la comunità di Lagonegro che ha onorato la memoria del pioniere delle radio libere con l’inaugurazione del campo da padel, presso via Calabria; dopo il Comune di Castelmezzano che ha commemorato il ricordo e le gesta di Bonaventura Postiglione dedicandogli il belvedere tra le pendici delle Dolomiti Lucane, punto di arrivo del “Volo dell’Angelo”. Dopo Lauria, Moliterno, Cosenza, Pietragalla, nella frazione di San Giorgio, Missanello e Melfi. Questa intitolazione a Nemoli sarà un altro tassello importante da addizionare alla ormai copiosa serie di iniziative che celebrano uno dei pionieri delle Radio Libere. E, per onor di cronaca, altri Comuni lucani ancora si accingono prossimamente a deliberare.

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