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PREMIO NAZIONALE PER LA SCUOLA PRIMARIA DI COGLIANDRINO E EGRIB

“Il rifiuto torna in vita”, successo per il progetto lucano

Il team docente del plesso di scuola primaria di Cogliandrino, l’I.C.Lentini, ha elaborato il progetto “Il Rifiuto torna in vita”, in collaborazione con Egrib, sviluppato nelle ore di educazione civica e partendo dalla riforma del Titolo V egli obiettivi dell’agenda 2030, fino alla realizzazione di manufatti riciclati. Il progetto, talmente ben fatto, viene premiato da Roma tra tutte le scuole del Paese. A raccontarci di più è Canio Santarsiero, Amministratore Unico dell’Egrib: «Abbiamo attivato una presenza costante all’interno delle scuole della Basilicata, che avviene anche andando nei vari Istituti e toccando con mano il tema del riciclo, per avere una chiara visione della qualità del nostro ambiente in futuro. Questa è in sintesi la motivazione di base su cui abbiamo attivato il progetto all’interno delle scuole, concordato con la Regione Basilicata». Un progetto culminato con una grande soddisfazione, «perché siamo stati proiettati nel panorama nazionale attraverso questo Premio importantissimo in Italia. Una grande gioia per l’Istituto. Siamo contentissimi di aver avuto questo successo e soprattutto di fare in modo che tutti i ragazzi possano instradarsi in questo percorso. È il progetto più importante, collegato anche alle attività sulla risorsa idrica e che riguardano la raccolta delle plastiche, ma stiamo attivando anche dei percorsi con la realtà virtuale, con attività già avviate, ma la cosa più importante è far in modo che vi sia una sensibilizzazione costante e quotidiana con le giovani generazioni, per avere un modo diverso di porsi verso l’ambiente. È importante partire dalle nuove generazioni, affinché possano attivarsi per la difesa ed essere sentinelle dell’ambiente». Anna Lanza, responsabile formazione e progetti Egrib, entra nel dettaglio:«Il progetto è portato avanti in tutti gli Istituti comprensivi della Basilicata, nei 131 comuni. In questo caso, i ragazzi e le docenti dell’Istituto di Cogliandrino hanno deciso di candidare il progetto al Premio. Ciò ha consentito loro di mettersi alla prova anche in un concorso, dovendo pertanto competere con scuole Italiane. Personalmente ho svolto delle attività prima di didattica in aula, in cui si è parlato di rifiuti, della tipologia dei materiali e di come questi possano essere utilizzati e tornare a nuova vita tramite il circolo virtuoso del riuso e della differenziata. Gli studenti hanno attivato con me e con le docenti dei laboratori. In uno di questi è stata costruita una compostiera ecocompatibile, fatta con pedane di legno e alimentata con il rifiuto organico delle loro mense o anche portato da casa, così che quel rifiuto è diventato alimento per lombrichi, per i batteri e infine attraverso il compost, nutriente per i nostri alberi. Un progetto che si è svolto nel tempo, con non poche difficoltà dovute al periodo di pandemia». La partecipazione al Concorso prevede il fatto che «la nostra Carta Costituzionale non conteneva un riferimento espresso alla nozione “Ambiente”, eccezion fatta per l’articolo 117 – incalza Lanza- Però con la riforma del Titolo V, e con le sentenze del 2016 e 2018, viene considerato non più come “materia”, ma come “valore costituzionalmente protetto”. Sono stati quindi fortemente modificati sia l’articolo 9 che 41 della Costituzione. Ecco perché i ragazzi hanno partecipato a questo progetto: hanno tirato in ballo gli articoli costituzionali che prevedono non solo la tutela del patrimonio storico e artistico, ma anche la vera e propria riforma ambientale che comprende la biodiversità, gli ecosistemi, gli animali e così via. Si tratta di paradigmi da tutelare al pari della libertà e della dignità umana. Le Istituzioni, e in questo caso l’Egrib, potano avanti tali iniziative pubbliche nei confronti di tutte le scuole. A partire da questo principio, con l’agenda 2030 abbiamo annotato i vari punti di interesse, lavorandoci su con la didattica e la formazione, fino ad arrivare a questa attività vera e propria. Un itinerario coinvolgente per i bambini, i genitori e la scuola. Al concorso hanno partecipato i ragazzi delle primarie che hanno realizzato il tutorial lavorando e spiegando le loro azioni con i manufatti di rifiuti organici, il secco e la carta. La soddisfazione è aver realizzato un lavoro fatto bene e completamente dai ragazzi. Ora potranno raccontare ed istruire familiari e amici sul ciclo dei rifiuti e la loro trasformazione. È stata una grande soddisfazione ed aggiungo – conclude Lanza- un ringraziamento particolare a tutte le insegnanti di Cogliandrino capitanate da Lucia Carlomagno, l’intero staff scolastico, al Dirigente Egrib Ingegnere La Rocca e Canio Santarsiero, Amministratore Unico dell’Egrib, per la fiducia riposta».

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