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NOMINE DEI DIRETTORI GENERALI ESTERNI IN REGIONE, «RIMUOVERE ILLEGITTIMITÀ»

Dal sindacato Fedirets-area Direr Basilicata la missiva a Giunta e Consiglio: «Palese violazione delle norme statali e regionali»

A seguito delle necessarie nomine dei Direttori generali dei Dipartimenti regionali che erano stati affidati ad interim poichè i titolari scaduti lo scorso agosto prima, e poi, previa proroga, a fine settembre, immancabili le rimostranze del sindacato Fedirets, area Direr Basilicata: «la Giunta Regionale ha di fatto sancito che preferisce affidare il vertice delle Direzioni Generali a persone esterne con chiamata diretta, anziché al personale appartenente al ruolo dei dirigenti regionali». Gli ultimi 2 Dg esterni nominati da Bardi e Giunta, Alfonso Marrazzo, alle Risorse umane e all’organizzazione degli affari generali, e Francesco Bortolan, alla Sanità.

INTERNI ED ESTERNI: I NUMERI RIBALTATI

«Dal primo conferimento dei suddetti incarichi da parte dell’attuale Amministrazione Regionale – ha scritto il segretario sindacale regionale, Raffaele Beccasio, in una nota indirizzata tra gli altri destinatari alla Giunta e al Consiglio -, avvenuto ad agosto 2019 ad oggi abbiamo assistito ad un progressivo accantonamento del personale interno. La cruda realtà è nei numeri: nel 2019 i direttori generali interni erano 6, quelli esterni erano 3. Oggi quei numeri sono stati ribaltati! Non era mai successo prima! E il dato è aggravato dal fatto che dal 30 settembre al 14 novembre tre dirigenti interni, lasciati decadere dal ruolo di direttore generale, sono rimasti senza alcun incarico! Quanto consumato dalla Giunta è in palese violazione delle norme statali e regionali che regolano le procedure di conferimento degli incarichi dirigenziali all’esterno. Anche stavolta le segnalazioni della nostra organizzazione sindacale e della locale Corte dei Conti sono rimaste inascoltate». «Pure in questa tornata – ha lamentato Beccasio – l’Amministrazione Regionale ha affidato gli in- carichi ad esterni di sua fiducia e, fatto grave, senza una oggettiva ricognizione delle professionalità presenti all’interno del- l’Ente, cui sarebbe dovuta seguire una richiesta ai dirigenti interni di disponibilità a ricoprire i predetti incarichi. Di tutto ciò nella delibera di Giunta regionale non vi è alcuna traccia, neppure assertiva».

I COSTI AUMENTATI

«Invece, saltati tali step e omessa, quindi, una procedura comparativa – ha spiegato il segretario regionale Fedirets -, con una motivazione del tutto carente è stato deciso di scegliere i direttori generali altrove in via strettamente fiduciaria, affidando anche l’Ufficio del Personale a un soggetto esterno, che avrà bisogno di tempo per acquisire le notizie indispensabili a gestire, in piena corsa, vicende complesse su cui, tuttavia, stanti le attuali difficoltà organizzative dell’Ente, si ha la necessità di iter rapidi. Su tutte si pensi alla vicenda relativa ai concorsi per l’assunzione di personale, oggetto, tra l’altro, in questi giorni di un provvedimento di revoca della determinazione dirigenziale relativa alla costituzione delle commissioni esaminatrici, la cui adozione, al di là dei profili di illegittimità su cui sono in corso approfondimenti, ha comportato un sensibile allungamento dei tempi della procedura. Quest’ultimo massiccio conferimento degli incarichi fiduciari all’esterno certifica che quest’Amministrazione non intende puntare sul personale di ruolo, con l’effetto al contempo di un ulteriore forte aumento della spesa del personale, poiché, anziché sostenere il costo legato alla differenza di retribuzione da riconoscere al dirigente interno, si è preferito far sopportare alle casse pubbliche un costo pieno di gran lunga superiore, in netta antitesi con le finalità di contenimento e controllo della spesa pubblica». «Ancora una volta – ha concluso Beccasio – l’invito è a rimuovere le illegittimità consumate e ad investire sul personale interno, ritenuto utile sinora soltanto quando si è trattato di fare da tappabuchi attraverso il conferimento degli incarichi interinali per gli Uffici dirigenziali privi di soggetto titolare. L’Amministrazione si ricreda, si con- fronti con la dirigenza interna, la ascolti e proceda con essa ad una vera razionalizzazione organizzativa. Non ceda alla tentazione di ricorrere comodamente all’esterno. Questo sguardo corto di certo non aiuta a risolvere in maniera strutturale i tanti problemi della Regione Basilicata e del territorio, che da essa si aspetta servizi efficienti e risposte utili a guardare con nuova fiducia al prossimo futuro».

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