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RIDERE PER NON PIANGERE

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Ma che male ha commesso la Basilicata per meritarsi un assessore come Francesco Fanelli che ha fatto del sorriso la sua principale virtù d’insignificanza istituzionale quando invece ci sarebbero mille ragioni per piangere sullo stato barcollante della sanità lucana? La domanda sta dietro al mistero della sua continua conferma in giunta, non affatto spiegata nemmeno dalla sua remissività al decisionismo del governatore che a giusta ragione ha esercitato contro il partito di Salvini fino a farlo diventare un luogo di fantasmi o poco più d’evocazioni spiritiche. Eppure dopo che si è scavallato come meglio si poteva su ASP e CROB dal solito cuor di leone di Fanelli non è arrivato nemmeno un rimbrotto alle bassezze e volgarità che il dg napoletano Ernesto Esposito ha indirizzato ai lucani che pure gli pagavano lo stipendio e che sono state così magnificamente intercettate dalla Procura di Potenza e su cui i cittadini hanno ormai importanti elementi di giudizio contro questo centrodestra d’oscenità e fallimenti. Perciò invece che sorridere si pianga e tanto perché la sanità è in profondo rosso con -40,3 mln, con indici di fuga 4 volte maggiori dell’Italia e con costi sulla mobilità pro-capite davvero altissimi. Scrive Giuseppe Pontiggia:“Ridere per non piangere. La radice tragica del comico”.

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