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TRA DANNI DEL CDX E CONFUSIONE RIVALI

L’intervento di Fausto Devoti

Bisogna essere attenti e scrupolosi su tutto quello che succede nella politica regionale. È un dovere civile. La regola vale sempre ma in questo tempo ancora di più. Perché tanta è la confusione. Molti sono i protagonisti: incerti, incompetenti molte volte sui temi, superati e non più alla moda in alcuni casi. Affetti da un “titanismo” operativo e comunicativo che a volte appare surreale, ridicolo esilarante.

LA GUERRA DI ALIANDRO DA PATERNO

Un bravo ragazzo e niente di più, amante della sfida politica, si ingarbuglia spesso sulle questioni. Parlo di Gianuario Aliandro che dall’altezza del suo nome di un grande santo, si “solleva” a grande titolare di un fregio: che è quello di rappresentante della Valle del Petrolio. Ebbe’! In concorrenza con i dirimpettai e viggianesi Fratelli Cicala. Protetti da più alti sistemi “mariani” all’ombra del Sacro Monte. Ma insomma Nuario, meglio conosciuto ormai come marito della Sindaca di Paterno, si occupa a giorni alterni del destino della valle e della sanità. La sanità. Certo, avete letto bene. Mai terreno più ostile per la fervida testa del Nuario da Paterno. E diciamo la verità terreno tra i più scoscesi è scivolosi in questo tempo buio della vita regionale. Non solo per le inchieste, anzi non tanto per queste nelle quali al di là dei reati censiti che nella sacra funzione garantista non commentiamo, ma dal clima farraginoso e torbido di gestione politica che trasudano le carte della procura. Piuttosto il settore più grande del bilancio regionale che è la sanità in che condizione sta? La parte pubblica e nel più grande dei disordini, soldi tanti e problemi paradossalmente moltiplicati. Non si vede ne’ capo ne’ coda nella programmazione. Strutture ospedaliere abbandonate. Manager che arrivano da ogni dove e “imbrogliano”carte, organizzazione. Dal Crob di Rionero a Matera i sindacati le associazioni, gli amministratori locali sono in assedio per- manente. La sanità privata e’ di stanza rumorosamente sotto la Regione. Disordini, scompigli ovunque. Tumulti quotidiani, sommosse e rivolte che fanno di questa guerra sulla Sanità regionale una delle pagine più deprimenti della storia della Basilicata. Ma Aliandro cavalca glorie contemporanee. C’è da ridere. Scrive comunicati, anzi gli scrivono comunicati per tenerlo in vita politicamente. Senza speranza, si vede. La stato eutanasico delle destre in periferia lucana lo abbiamo registrato ed ovviamente il caso del consigliere per caso da Paterno è uno dei fenomeni più significativi.

MERRA CON LE SCARPE SPORCHE SULLA TITO-BRIENZA

Non vi perdete d’animo lettori. Si trova tanto altro ancora in questa fase. L’assessora Merra ci comunica, con nota puntuale e tecnica, anche le perizie di varianti più minute della Tito- Brienza. Un lungo comunicato dove descrive con scrupolosa attenzione i tempi, i lavori tecnici, i materiali impiegati sul famoso cantiere di Brienza. Lo descrive l’Assessora si! Proprio lei. Sarà andata sicuramente lì. In loco a sporcarsi le scarpe. Che eroina. Formidabile ed efficace. Al servizio di tutti ed a fianco alla grande impresa Veneta che sta realizzando l’opera. C’è da spalancare gli occhi quando leggete queste gesta. Nero su bianco sul sito istituzionale della regione. Ovviamente Merra non conosce la lunga e tormentata storia di un’opera, pur avendo incontrato il “Capitano” per antonomasia a Roma. Sono secretati almeno per noi le nuove grandi infrastrutture che porteranno il suo nome. Anzi il binomio congiunto: il futuro lucano di Merra-Salvini. Il futuro su gomma e su ferro.

LA STAMPELLA O I RESPONSABILI: ITALIA VIVA CI PROVA

Ma le cose procedono comunque al di là del piccolo Minculpop messo in piedi dai modestissimi amministratori regionali. Sono sorretti dalla “saggezza” e dalla “competenza” di Italia Viva. Lo sappiamo. Lo vediamo ogni giorno. Sorretti per l’interesse generale, ci mancherebbe! Senza stampella di soccorso ma nell’estremo tentativo di tenere in piedi un mondo sconclusionato e senza nessun merito: quello del centro destra. Un’azione responsabile, ci dicono. Super comunicati- vi anche loro. La missione dei renziani qui da noi ha un altro nobile motivo: evitare per ora che l’alternativa a questo stato di cose sia un centro sinistra senza bussole, senza leaders senza visione ecc.. o meglio con tanti piccoli capi inconciliabili? Ci siamo chiesti tutti que- sto. Mi sbaglio? Una missione apprezzabile. Ma nel frattempo i danni del centro destra e la confusione degli avversari aumentano. Un diluvio universale sui lucani.

Di Fausto Devoti

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