BasilicataBlogPolitica

QUARTO, CASINO E LA PROVINCIA DI MATERA

L’intervento di Fausto Devoti

Quarto e Casino sono i cognomi di due intrepidi protagonisti della politica materana, e per ragioni misteriose, anche in una dinamica democratica, sono animati da ambizioni e propositi regionali. Tant’è! Casino, già impalpabile parlamentare nella scorsa legislatura, si è dato anche un “taglio” nazionale. Cadenza rumorosa e materana nelle aule parlamentari con abiti che cingono male l’adipe non solo addominale. Ma vediamo i nostri eroi all’opera nella Provincia di Matera. Dove abitano, dove hanno politicamente studiato (si fa per dire) e dove una parte del popolo per misteriose ragioni li ascolta, ancora. Il “teatro” della politica preso ad esempio e’ quello dell’elezione del presidente della Provincia. Si narrano di incontri e prestigiose attività di persuasione messe in campo. Nel periodo migliore per la destra italiana, mentre amministrano una Regione, senza lode e con molta infamia, certamente. Ma utilizzando strumenti antichi di potere e di clientela, non hanno saputo fare rete non il popolo. Cosa di per sé complessa. Ma consiglieri comunali e sindaci che sono i più sensibili al rapporto ed al condizionamento verso i ”comandanti” di turno del potere regionale. Niente non e’ cosa loro. Anche con il “peso” di Cariello, il super annuncio fatto dal comunicato stampa congiunto non ha prodotto nulla. Marrese viaggia a vele spiegate, senza concorrenti, soppianta senza clemenza la minoranza, le minoranze anzi, si mangia in un solo boccone tutti, compresi quelli delle falange stanche ed ormai in ordine sparso dell’ipotetico campo avverso. Solo “Casino” e meno che “Quarto” il Polo delle destre in questo tempo buio del centro destra lucano. Nonostante l’immissione a costi super competitivi di energia e ”gas” che tenta il solitario Presidente Bardi. Il quale appare stanco di figure e figuri che restano memorabili per le loro incapacità. Imprudenti nei toni e nel vocabolario come ricorda la rete in un esilarante video del già onorevole Michele Casino. O come il tentativo mai riuscito di trasformare un buon imprenditore agricolo, allevato a certe tecniche Coldiretti in un novello vertice della politica regionale. Niente: casini e quarti in classifica dopo i pentastellati, i centro-sinistri, il terzo polo. Lì si sono collocati stabilmente e tragicamente. Con la consulenza, forse di Aldo Mattia che gira con giovanile entusiasmo e vacuità politica le piazze lucane, oriundo straniero anche lui si rivelerà da qui a breve nel suo nuovo mestiere di parlamentare.

I TURBAMENTI NEL PD E NEL CENTRO SINISTRA CHE ALIMENTA MARRESE

Ma Piero Marrese appare come una grande, incombente minaccia anche per il resto della compagnia. Inossidabile Doroteo coltiva con liturgie antiche rapporti e relazioni. Irretisce il confusionario sindaco Bennardi che nonostante utilizzi la grancassa stonata del “nuovismo” amministra alla buona la più spettacolare delle città del sud. Il sindaco appare men che collaboratore di Marrese. Più scaltro e scavato quest’ultimo tramortisce le sfuocate azioni di tutti. Sono in guardia ma senza armi ne’ elettorali e ne’ di particolari e prestigiose azioni politiche, anche gli altri vertici del Pd o centro-sinistri! Roberto Cifarelli osserva, controlla le mappe di uno stanco Pd materano. Prova ad interpretare il panegirico che Enzo Amendola fa a Marrese sui social. Cosa vuole fare e dire questo napoletano mandato da Roma? Si chiede Roberto il materano. Chi lo manda e con quali compiti? E poi c’è un riformista “ringiovanito” come Margiotta che conoscendo i riti Dorotei guarda con particolare preoccupazione il presidente della Provincia di Matera. In effetti l’unico che vince nei tempi bui del Pd “allettato” ormai con prognosi riservata dal Segretario Nazionale e’ proprio il presidente della provincia. Marrese non va bene manco al terzo polo se guardiamo a fondo. Pittella festeggia nelle strutture del sempreverde Nicola Benedetto, sornione ed appostato bene come sempre, ma pur facendo i complimenti a Marrese, Pittella lo vede come accecante fumo negli occhi. Quello che pensa Braia con rispetto ormai da considerare “residuo politico” di un tempo finito, non è importante saperlo. Chiurazzi si gode il momento ma non c’entra nulla con Marrese nonostante la letteratura lucana annoti diversamente.

LA PROVINCIA DI MATERA CROCEVIA DELLA POLITICA LUCANA?

Insomma a ben guardare l’elezione della Provincia di Matera è il vero grande evento della politica lucana in questa “chiusa” mesta del 2022. Da qui si parte per i prossimi caldi mesi futuri? Si pensa di sì. Matera è il crocevia dell’implosione del centro destra e del centro sinistra a ben guardare. Un punto antico della storia che indirizza il futuro. Chi ci sarà, sinceramente, sotto il palco ad applaudire il Piero da Montalbano? Lo racconteremo da qui a breve.

Di Fausto Devoti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti