BasilicataBlogPolitica

GRAZIE A IV BONUS ANCHE ALLE IMPRESE

Maggioranza in affanno, ma Zullino e Vizziello mantengono il numero legale. Passa l’odg di Braia e Polese, la misura non riguarderà più solo i cittadini

Zullino e Vizziello parlano di inciucio, evidenziano il ruolo di gran ciambellano svolto dal capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Coviello, chiedono un chiarimento del perimetro della maggioranza ma, evidentemente, il risultato del Consiglio Regionale smentisce questo assioma. Si può parlare di inciucio tra la maggioranza e la minoranza quando l’opposizione diventa in qualche modo una stampella, quando lucra interessi personali in cambio di un sostegno in aula. Non è questo, quello che è accaduto in Consiglio Regionale. In Aula Braia e Polese non diventano la stampella della maggioranza, diventano i veri dominus della politica lucana. Braia subordina il suo voto favorevole in aula all’approvazione di un ordine del giorno che impegna la Giunta Regionale a fare due cose: allargare la platea dei beneficiari alle imprese e consentire anche agli utenti allacciati al metano di beneficiare dei bonus per installare forme di energia alternativa. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Coviello e l’assessore Latronico si alzano in piedi per ubbidire agli ordini di Braia e di Polese.

LA LEGGE BRAIA POLESE

Quando è stata approvata la Legge sul Bonus Gas il centrodestra ha fatto a gara ad intestarsene la paternità. Addirittura la Meloni in persona, nel suo comizio a Matera ha rivendicato al suo partito il merito della Legge. Tutta questa serie di dichiarazioni si svela per un’autentica pantomima nel momento in cui l’intera maggioranza, compreso il partito di Giorgia Meloni ubbidisce agli ordini di Italia Viva e si impegna a modificare la Legge secondo i desiderata del partito di Renzi. Il compito della stampa è raccontare ai cittadini ciò che accade ed è giusto che i cittadini sappiano che, se avranno il bonus gas è soltanto per merito di Braia e di Polese, soltanto per le capacità di Italia Viva di essere presente nel dibattito politico e di fare gli interessi esclusivi dei lucani anche al di là delle divisioni e delle sceneggiate della maggioranza.

LO PSICODRAMMA DELLA MAGGIORANZA

Mentre Italia Viva detta i tempi ed i compiti della politica, mentre Braia e Polese tutelano gli interessi delle famiglie e delle imprese lucane, nel centrodestra va in onda lo psicodramma collettivo che arriva ai limiti dell’invettiva personale e dell’insulto. Zullino chiede per l’ennesima volta la verifica del perimetro della maggioranza, chiede un chiarimento politico e attacca direttamente Tommaso Coviello per la sua attività dialogante nei confronti di Italia Viva e lo fa distinguendo tra la lealtà del partito di Fratelli d’Italia e la posizione personale del suo capogruppo. Il resto della maggioranza non risponde, si limita ad inveire. Inizia Dina Sileo che esplicitamente accusa i due consiglieri regionali di non essere organici alla maggioranza e al proprio partito, prosegue Cariello che evidenzia la distanza tra la Lega e i due dissidenti e l’alta infedeltà di Zullino e Vizziello, conclude Bellettieri che accusa esplicitamente i due consiglieri di non voler lavorare e di voler soltanto chiacchierare in aula arrivando esplicitamente a dire che a Salvini della Basilicata non gliene frega niente.

LA PAROLE FINE LA METTE BRAIA

Mentre Sileo e Zullino si rivolgono l’un l’altro facendo ironia sulle rispettive altezze, la parola fine la mette proprio Braia. Il Consigliere di Italia Viva è chiaro nel dire che Italia Viva non fa parte della maggioranza, che la maggioranza ha fallito i suoi obiettivi e che sta deludendo le aspettative dei lucani. Lo fa proprio mettendo la parola fine alla discussione nel dire che il Presi- dente Bardi dovrebbe prenderne atto e rassegnare le proprie dimissioni. Il Consiglio di ieri ha determinato la chiara definizione delle parti in campo. Italia Viva gioca la sua partita nell’interesse dei lucani, riesca a negoziare non per se stessa ma per il popolo. La maggioranza, con Fratelli d’Italia in testa, è pronta ad obbedire agli ordini dei renziani e non ha difficoltà ad ammetterlo con i suoi esponenti in Giunta e con il Capogruppo Coviello che esplicitamente ringraziano Braia e Polese. La Lega è lacerata e divisa al suo interno con il capogruppo Cariello che lavora soltanto all’unico scopo di distruggere o sminuire Vizziello e Zullino. Pd e M5S restano spettatori disinteressati alle vicende locali e ripiegati su tatticismi di facciata. Chi ne esce male in questa vicenda sono proprio i parlamentari di Fratelli d’Italia che, dopo la discussione con il Presidente con la quale hanno chiesto una maggiore centralità, sono costretti a prendere atto che i rappresentanti del proprio Partito sono pronti a prendere ordini da tutti, anche da Italia Viva pur di mantenere la propria poltrona. Una manifestazione di debolezza che poco collima con la forza, la coerenza e la determinazione che ha caratterizzato l’azione di FdI e del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Di Massimo Dellapenna

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti