BUSTE PAGA GONFIATE, IL GRUPPO “RIFLETTIAMO INSIEME”: «AMARAMENTE LO AVEVAMO DETTO»
I 3 consiglieri comunali di Laurenzana, Trivigno, Martoccia e Pavese ricostruiscono parte dell’inchiesta penale a partire dalle battaglie in Assise
Buste paga gonfiate in alcuni Comuni lucani, a partire da Armento: sull’inchiesta della Procura di Potenza, sono intervenuti i consiglieri comunali di Laurenzana, del gruppo “Riflettiamo insieme”, Giuseppe Trivigno, Rocco Martoccia e Maria Pavese. «Seppure ci troviamo ancora in una fase embrionale dell’accertamento – hanno dichiarato i consiglieri comunali -, non possiamo non prendere posizione su un fatto che, se confermato dagli Organi preposti, sarebbe di una gravità inaudita. Un ex dipendente comunale, ferma restando la presunzione d’innocenza, nello svolgimento delle sue funzioni pubbliche presso il Comune di Laurenzana, dove prestava servizio in forza ad una convenzione stipulata con il Comune di Guardia Perticara, nelle ultime due consiliature, avrebbe illecitamente beneficiato di competenze di gran lunga superiori a quelle spettanti, con il conseguente ammanco per l’Ente di oltre 320mila euro». «Per la verità – hanno ricordato -, nel Consiglio comunale del 12 aprile scorso, in sede, tra le altre cose, di approvazione del bilancio di previsione finanziario 2022-2024, poiché arrivavano da cittadini dei Comuni limitrofi, dove lo stesso dipendente prestava la sua opera, voci poco rassicuranti, sollevavamo il problema e invitavamo l’Amministrazione ad effettuare dei controlli più approfonditi afferenti i conti del Comune. Con la solita superficialità e la altrettanto usuale boria, venivamo rassicurati sulla regolarità dei movimenti finanziari e addirittura venivamo quasi derisi nel nostro tentativo di far luce su temi di fondamentale importanza per tutti i cittadini laurenzanesi. Chiedevamo, insomma, che il Comune facesse una verifica dei bilanci a partire dalle due ultime consiliature; infatti, sospettavamo che ciò che presuntivamente può essere successo ad Armento (attuale luogo di lavoro del dipendente in questione), poteva essersi verificato anche a Laurenzana. In risposta siamo stati tacciati, come spesso accade, di strumentalità». «Orbene, ora a distanza di mesi – hanno rimarcato Trivigno, Martoccia e Pavese -, apprendiamo con grande stupore che l’iniziativa di controllo del bilancio è partita dalla sempre attenta Amministrazione e, tale controllo, ha prodotto un’emersione che, se i fatti saranno confermati in sede di dibattimento, sarebbe quantificata in oltre 300.000 Euro! Come detto, qualche dubbio noi ce lo eravamo già posto da qualche anno. Infatti, in data 10.02.2021, chiedevamo “il rilascio di copia in elenco numerato cronologicamente di tutti i mandati di pagamento emessi dall’Ente nel periodo che va dal 1° marzo 2020 al 31 gennaio 2021”. Inoltre, con la medesima nota si chiedeva “per il periodo che va dal 01.02.2021 e per il prosieguo, che siano messi a disposizione, anche mediante invio per p.e.c., per una consultazione mensile ogni determinazione di spesa con rispettiva fattura e mandato di pagamento”. Il risultato? Con nota recante protocollo 1483/2021 la nostra richiesta veniva tacciata di genericità e di irragionevolezza e, pertanto, veniva respinta. In soldoni ci veniva negato il diritto di consultare documenti amministrativi sebbene tale prerogativa è propria del consigliere comunale che la esercita a tutela e nell’interesse dei cittadini prima ancora che nel rispetto del mandato elettorale ricevuto». «Non ci siamo arresi – hanno evidenziato i consiglieri comunali del gruppo “Riflettiamo insieme” -. Per noi, era ed è di fondamentale importanza controllare gli atti finanziari per verificare, in questo modo, che i soldi dei Laurenzanesi vengano utilizzati nel modo più utile e trasparente possibile! Pertanto, per vederci riconosciuto il diritto di accesso agli atti, attraverso il nostro avvocato, in data 24 marzo 2021, ci vedevamo costretti ad interpellare il Difensore Civico, il quale, immediatamente, ordinò al Comune di consegnarci tutti i documenti richiesti. Dobbiamo ammetterlo: in tutta quella confusione, poco ci abbiamo capito! Infine, ci si consenta un’ultima considerazione. Ma, come mai i revisori dei conti, che si sono succeduti in questi anni e che per definizione hanno il compito di controllare la regolarità delle scritture contabili e sottoporre a parere ogni bilancio dell’Ente prima che questo venga approvato dal Consiglio Comunale, non hanno mai rilevato nulla? Perché siamo costantemente lasciati soli nell’attività di controllo anche quando la legge prescrive delle figure con competenze in materia sicuramente superiori alle nostre? Perché spesso l’Amministrazione oltre a non controllare i processi più basilari, perché impegnata in attività di guerriglia politica di bassa lega, ci ostacola anche quando proviamo noi a porre in essere attività di controllo? Non ci spieghiamo questa situazione che, se confermata, avrebbe dell’assurdo per portata e per il danno arrecato ai cittadini nel silenzio generale! Dunque, alla luce di tutto quanto esposto e, considerata la ancora non possibile esatta quantificazione del presunto danno, pretendiamo, nell’interesse di tutti i cittadini laurenzanesi, che il controllo si estenda a tutte le attività poste in essere dall’Ente, ad esempio Lavori pubblici, acquisti di beni e servizi e via discorrendo». «I cittadini hanno bisogno di conoscere e soprattutto di chiarezza – hanno concluso i consiglieri comunali Giuseppe Trivigno, Rocco Martoccia e Maria Pavese – . Pertanto, alla presente, seguirà la immediata richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale straordinario per permettere al Sindaco di riferire, per dovere, pur nel rispetto della segretezza delle indagini in corso, in ordine a questa vicenda, per la verità, contornata ancora da un alone di mistero non giustificabile: amaramente ci sia consentito osservare, eppure lo avevamo detto e lo diciamo».