AttualitàBasilicata

VERTENZA TROTTA, SINDACATI IN PRESIDIO

La richiesta è per le spettanze dei 141 ex dipendenti, per un ammontare complessivo di 2milioni e 400mila euro

Continuano le beghe sulla questione dei mancati pagamenti da parte della Trotta Bus Service, l’azienda romana che dal 2016 e fino al 1° ottobre ha gestito il servizio di Trasporto pubblico potentino.
Alla conta mancano le spettanze per i suoi oramai 141 ex dipendenti delle mensilità di agosto e settembre, per un ammontare complessivo che – sommate alle quote di 10 mesi di tredicesima e 4 di quattordicesima accumulate negli ultimi sette anni di gestione Trotta – arriva a circa 2milioni e 400 mila euro che spetterebbero ai dipendenti del trasporto pubblico di Potenza, ora tutti impiegato con il nuovo gestore Miccolis Spa che, però – subentrato da un mese – verserà il primo stipendio non prima di metà novembre.
Un’attesa davvero critica e, comunque, non risolutoria per delle spettanze a cui gli ex lavoratori Trotta hanno tutto il diritto di percepire per il lavoro reso.
Alla luce di tali considerazioni le organizzazioni sindacali di categoria Uiltrasporti, Faisa cisal e Ugl – per il tramite dei rispettivi segretari regionali Antonio Cefola, Donato Colangelo e Donato Cappiello – si sono rivolte al sindaco di Potenza, Mario Guarente, per richiederli espressamente di «sostituirsi alla Trotta Bus Service e intervenire direttamente al pagamento delle spettanze maturate» affinché «si metta fine all’assurda situazione e si dia ai lavoratori quanto di spettanza senza ulteriori rinvii».
Ma pare che la soluzione, ad oggi, non sia stata validata. Da qui la scelta delle organizzazioni sindacali – Filt Cgil, Cisl Fit, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl – di montare un presidio a oltranza fino a quando non verranno presi provvedimenti.
Trotta, infatti, non è estraneo a questo genere di ritardi. Già in precedenza nel suo settennato di gestione del Tpl le organizzazioni sindacali di categoria sono dovute ricorrere al pugno duro, con vertenze e tavoli anche in Prefettura, per tentare di risolvere quella che il segretario regionale Filt Cgil Basilicata, Rocco Pace, continua a definire «una vicenda annosa».

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