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GAME OVER PER LA REGINA

TACCO&SPILLO

C’è da dire, anche con una certa propensione al  fantozzismo politico, che Raffaele La Regina c’è l’ha messa tutta ad autodemolirsi combinando disastri d’ogni tipo e ridicolizzando quello che era rimasto di  buono nel PD. Ora lasciamo stare che sia diventato segretario regionale per volontà e cooptazione di Beppe Provenzano, altro campione di figuracce e sconfitte, ma persino con la statistica avversa ed i giorni contrari non era facile collezionare tanti flop fino a perderci la faccia. Così la sua defenestrazione voluta a larga maggioranza come peraltro gli sparuti ed insignificanti difensori d’ufficio a suo favore fanno intravedere qualche salutare segno di risveglio e soprattutto rimettono in buon animo un pochino di giustizia riparativa contro quei fattacci di cui s’è pure macchiato: dalla negazione comparata e twittaiola d’Israele con gli alieni alla porcata con cui aveva agguantato la candidatura; dall’azzoppamento della rappresentanza parlamentare alla timidezza d’opposizione fatta a Bardi ed al centrodestra. Eppure davanti al cumulo di macerie La Regina anziché silenziarsi nel rossore ha inscenato la solita litania della sinistra lamentosa per dichiararsi subito vittima del colpo d’orgoglio dell’assemblea dem. Canta Guè Pequeno:“ Adesso fuori piove, adesso noi game over, game over.”

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