CONSIGLIO REGIONALE, BARDI NON HA I NUMERI

“Chiediamo al Presidente Bardi di verificare in questo momento la consistenza della sua maggioranza”. Si racchiude in questa frase la scelta delle opposizioni in Regione Basilicata di non accogliere l’appello del presidente Vito Bardi alla responsabilità del momento e di abbandonare l’Aula, lasciando così al solo centrodestra l’onere del voto sulle dimissioni dei due consiglieri di Forza Italia Francesco Piro e Franco Cupparo e della successiva surroga dei primi dei non eletti.

Ad inizio lavori il governatore lucano in un lungo discorso rivolto a maggioranza e opposizione avevo chiesto un atto di responsabilità sia per approvare le dimissioni dei due forzisti e permettergli così di difendersi al meglio nell’inchiesta della DdA che li vede coinvolti, sia per dare risposte celeri con una nuova funzionalità istituzionale del Consiglio alle numerose criticità presenti sul territorio lucano. Il governatore ha infatti sottolineato i tanti progetti ancora aperti sui tavoli regionali: dal bonus gas, alla situazione Stellantisi, fino alla riforma sanitaria e ai fondi del Pnrr.

Ma alla richiesta delle opposizioni di un ritorno in Aula solo al momento di una constata «maggioranza chiara e definita» del centrodestra si è aggiunta anche quella dei due consiglieri dissidenti della Lega, Massimo Zullino e Giovanni Vizziello di un rinvio della seduta del Consiglio. Per i due consiglieri di centrodestra si tratta di un rinvio necessario non solo per rivedere all’interno del proprio partito alcune questioni ma al fine di consentire un chiarimento all’interno della maggioranza. I due consiglieri hanno espresso la loro difficoltà all’interno della compagine in quanto alcuni presupposti programmatici della maggioranza non sono stati né risolti né affrontati. Una scelta, tanto quella dei due dissidenti leghisti che dell’opposizione, definita da Bardi e altri consiglieri di centrodestra, irresponsabile.