IL TRENO DELLA MEMORIA DEL MILITE IGNOTO : TAPPA IN POTENZA ALLA STAZIONE POTENZA CENTRALE
Una cerimonia breve ma intensa a cui è seguita la visita al treno ed il racconto del Gen. Fulvio Poli della individuazione della salma del milite ignoto avvenuta per mano di #MariaBergamas che ha emozionato i presenti facendo rivivere le sensazioni e la partecipazione attiva degli italiani nell’ individuare nel #militeignoto il proprio figlio caduto per difendere la Patria
TRENO DELLA MEMORIA
Ha fatto tappa stamani a Potenza, alla Stazione Centrale, il “Treno del Milite Ignoto” allestito dal Ministero della Difesa, in collaborazione con il gruppo Ferrovie dello Stato, la Fondazione Fs e la Struttura di Missione
Dopo i saluti della autorità civili, militari e religiose, è stata inaugurata la mostra itinerante multimediale raccolta in due convogli, uno dei quali originale rispetto al viaggio che il 4 novembre del 1921 trasportò la salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma.
il Treno della memoria con la salma del Milite Ignoto. Itinerario di 17 tappe che toccherà 730 stazioni e vedrà coinvolti 270 ferrovieri
Era il 28 ottobre 1921 quando la madre di Antonio Bergamas scelse la salma tra le undici che rappresentavano i diversi fronti su cui l’Italia aveva combattuto il primo conflitto mondiale. Antonio era un sottotenente del Regio Esercito, originario di Gradisca d’Isonzo, suddito austro-ungarico, che sotto mentite spoglie era passato a combattere con gli italiani cadendo sul campo di battaglia.
Nel 2021 l’Italia ha celebrato quel giorno e quel treno partito da Aquileia, in movimento lungo una linea ferroviaria che toccò Venezia, Bologna, Firenze e Roma.
Un treno che a velocità moderatissima passava di stazione in stazione dando l’opportunità alla popolazione di onorare il caduto simbolo.
Quest’anno, nell’ambito delle attività correlate alle commemorazioni del Centenario della traslazione del Milite Ignotoil Treno della Memoria attraverserà l’intera penisola, con un percorso di oltre 5 mila chilometri attraverso tutti i capoluoghi di regione e le maggiori città italiane non coinvolte nel percorso del 1921 e toccate lo scorso anno in occasione delle celebrazioni per il centenario del Milite Ignoto.
Un progetto, quello del Treno della Memoria, promosso dallo Stato Maggiore della Difesa in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il supporto della Fondazione FS e la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.
L’obiettivo è quello di non dimenticare il viaggio di un treno speciale che nel 1921 trasportò la salma del soldato ignoto scelta da Maria Bergamas tra quelle di 11 caduti italiani non identificati, da Aquilea a Roma.
Una storia da far riscoprire soprattutto ai giovani per mantenere vivo il ricordo di tutti i caduti che, con il loro sacrificio, hanno contribuito a costruire l’Unità Nazionale e il concetto di Patria.
Il Milite Ignoto è uno dei simboli più puri e più attuali su cui poggia il nostro concetto di Unità Nazionale, alimentarne il culto della memoria, tenere vivo il ricordo di tutti i Caduti è una missione di altissimo valore etico e morale.
Il viaggio del treno intende unire idealmente tutta l’Italia e tutti gli italiani, coinvolgendo le diverse generazioni non per celebrare il mito della guerra ma per ricordare il sacrificio di chi oggi, come allora, ha donato la propria vita per il Paese.
Il convoglio ferroviario è stato allestito da Fondazione FS Italiane e dal Reggimento Genio Ferrovieri ed è composto da una locomotiva a vapore Gr. 740, un bagagliaio 1926, un carro K, due carrozze “Centoporte”, una carrozza “Centoporte a salone”, un carro “Carnera”, una carrozza prima classe Az 10.000, una carrozza “Grillo”, una carrozza cuccette tipo “1957 T” e una locomotiva diesel. In ogni tappa sarà allestita anche una mostra commemorativa.
La prima tappa del convoglio è stata quella del 6 ottobre.
Poi il “Treno della Memoria” è giunto a Trento il 7, a Milano Porta Garibaldi l’8, a Torino Porta Nuova il 9; ad Aosta il 10; a Genova Piazza Principe l’11, giungerà ad Ancona il 13, a Perugia il 14, farà sosta a L’Aquila sabato 15 ottobre dalle ore 10.00 alle 18.00 per poi proseguire in viaggio e arrivare a Campobasso il 17, a Bari Centrale il 19, a Potenza Centrale il 20, a Catanzaro Lido il 22, a Cagliari il 26 e a Palermo Centrale il 31 ottobre.
A novembre il treno fermerà a Napoli Centrale il 3, a Roma Termini il 4 e, infine, a Roma San Pietro il 5 novembre.
Durante la sosta nelle stazioni ferroviarie sarà possibile, per tutti, salire a bordo per visitare il Treno della Memoria e il museo allestito a bordo, museo allestito in modo tradizionale e multimediale.
Sarà possibile visitarlo il 20 ottobre dalle ore 10:00 alle ore 18:00 presso il binario 1 della Stazione FF.SS. di POTENZA CENTRALE
E il viaggio organizzato dallo Stato Maggiore della Difesa ha avuto come scopo principale quello di “onorare il sacrificio delle persone morte in guerra e per ricordare soprattutto alle giovani generazioni, i momenti storici del nostro Paese e tramandare valori come il sacrificio e il senso della Patria”, come ha detto ai giornalisti il maggiore Antonio Calabria, comandante della Compagnia Carabinieri di Potenza.
Alla manifestazione nel capoluogo della Basilicata hanno partecipato 475 alunni di dieci istituti scolastici della regione, oltre a un nutrito gruppo di associazioni combattentistiche, dei Carabinieri e dei Bersaglieri Il treno è partito da Trieste lo scorso 6 ottobre, è arrivato in Basilicata da Bari e proseguirà verso Catanzaro.
La chiusura del viaggio della memoria è prevista per il 4 novembre a Roma
LA PROVINCIA HA SALUTATO OGGI IL
MILITE IGNOTO CHE SUL TRENO DELLA MEMORIA STA GIRANDO L’ITALIA
#iltrenodellamemoria ha fatto tappa questa mattina a Potenza Centrale accolto dalle autorità civili, militari e religiose, ma soprattutto dalle rappresentanze delle scuole potentine e dalle associazioni di combattenti.
A rendere onore al treno ed alla sua rappresentazione del sacrificio di tanti militari italiani caduti in tutte le guerre, anche il Presidente Christian Giordano accompagnato dal gonfalone ufficiale dell’Ente e dal Comandante della Polizia Provinciale Pasquale Ricciardella.
Una cerimonia breve ma intensa a cui è seguita la visita al treno ed il racconto del Gen. Fulvio Poli della individuazione della salma del milite ignoto avvenuta per mano di #MariaBergamas che ha emozionato i presenti facendo rivivere le sensazioni e la partecipazione attiva degli italiani nell’ individuare nel #militeignoto il proprio figlio caduto per difendere la Patria.
Proprio come accade oggi non molto lontano da noi.
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BUONA VISIONE E BUON ASCOLTO VIDEO
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Grande presenza di pubblico Giovedì sera nella stazione di Grassano – Garaguso -Tricarico ad accogliere l’arrivo del Treno del Milite Ignoto 2022, giunto in perfetto orario sul binario 1 sulle note della celebre “Marcia del Piave”eseguita dalla Banda di Garaguso (MT).
Il prestigioso convoglio, con a bordo una mostra itinerante che racconta il viaggio compiuto nel 1921 dal Treno della Memoria per trasportare la salma di un soldato caduto e non identificato da Aquilea a Roma, dove venne sepolto nel sacello all’Altare della Patria con i massimi onori militari, è stato allestito nella caserma del Genio ferrovieri ed è partito lo scorso 5 Ottobre da Castelmaggiore alla volta di Trieste, in un viaggio di oltre 5000 chilometri isole comprese, per poi raggiungere la Capitale il prossimo 04 Novembre.
Una sosta ufficiale aggiuntiva quella della stazione di Grassano-Garaguso- Tricarico, rispetto alle 17 canoniche già previste, resa possibile grazie all’accoglimento favorevole, da parte dello Stato Maggiore della Difesa e delle Ferrovie dello Stato, con il supporto della Fondazione FS, della richiesta inoltrata mesi addietro dal Presidente della Provincia di Matera, Avv. Piero Marrese, dal Sindaco della Città di Matera, Domenico Bennardi e dall’Assessore alla Mobilità Michelangelo Ferrara.
La cerimonia commemorativa ha visto prendere parte ed intervenire, con gli onori del caso, il Prefetto della Città di Matera, Dott. Sante Copponi, Forze dell’ordine, Associazioni civili, militari, ecclesiastiche, combattentistiche, rappresentanze degli istituti scolastici ed una folta affluenza di cittadini, giunti da tutti i Comuni del territorio della Provincia Materana.
Un segnale di forte unità e coesione sociale e territoriale, nel prosieguo del percorso iniziato un anno fa, quando i Comuni della Provincia di Matera stipularono il Patto di Amicizia “Sulle Orme del Milite Ignoto” dopo aver aderito alla proposta dell’ANCI Nazionale di conferire la cittadinanza onoraria a quel “Fante senza nome” che riposa ai piedi della dea Roma nel complesso monumentale del Vittoriano.
Un momento particolarmente sentito e toccante che fa seguito a quella celebrato nello scorso mese di Maggio a Roma con grande emozione, quando le rappresentanze istituzionali della Provincia di Matera, assieme all’Anci Basilicata ed alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, si recarono a depositare una corona di alloro sulla Tomba del Milite Ignoto in ricordo dei nostri conterranei partiti e mai più tornati.
1903 concittadini caduti sul fronte bellico durante la Grande Guerra, di cui:
- 68 provenienti da Accettura (MT);
- 19 da Aliano (MT);
- 104 da Bernalda;
- 9 da Calciano (MT);
- 24 da Cirigliano (MT);
- 31 da Colobraro (MT);
- 12 da Craco (MT);
- 107 da Ferrandina (MT);
- 11 da Garaguso (MT);
- 21 da Gorgoglione (MT);
- 123 da Grassano (MT);
- 39 da Grottole (MT)
- 96 da Irsina (MT);
- 278 da Matera;
- 57 da Miglionico (MT);
- 75 da Montalbano Jonico (MT);
- 77 da Montescaglioso (MT);
- 42 da Nova Siri (MT);
- 20 da Oliveto Lucano (MT);
- 161 da Pisticci;
- 61 da Pomarico (MT);
- 60 da Rotondella (MT);
- 53 da Salandra (MT);
- 28 da San Giorgio Lucano (MT);
- 34 da San Mauro Forte (MT);
- 112 da Stigliano (MT);
- 100 da Tricarico (MT);
- 55 da Tursi (MT);
- 28 da Valsinni (MT).
Tra questi rientrano altresì i caduti provenienti da Policoro e da Scanzano Jonico che all’epoca non erano Comuni autonomi, ma parte di altri paesi.
Nel salutare gli intervenuti, significativele parole del Sindaco di Matera Domenico Bennardi, il quale ha ricordato la figura e il valore morale del Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti e sottolineando che:
“il doveroso ricordo e tributo d’onore ai caduti non è l’esaltazione della guerra, causa solo di dolorosi lutti e distruzioni, ma un monito a tutte le giovani generazioni affinché non si ripetano gli errori del passato“.
Rivolgendosi nel suo discorso in modo particolare alle giovani generazioni, Michelangelo Ferrara, Assessore alla Mobilità del Comune di Matera, ha messo in evidenza come:
“il Milite Ignoto rappresenta una storia da far riscoprire soprattutto ai giovani per mantenere vivo il ricordo e la riconoscenza verso i caduti di tutte le guerre che, con il loro sacrificio, hanno contribuito a costruire l’unità nazionale e il concetto di Patria, affermando e difendendo i principi della nostra Costituzione.
Un pensiero particolare è altresì rivolto a coloro tutt’ora impegnati nelle missioni di pace”.
Ha affermato il Presidente Provincia Marrese:
“I Comuni della Provincia di Matera rendono omaggio al “Treno della Memoria” che ha fatto tappa nella nostra terra per onorare tutti gli italiani che hanno dato la propria vita per la Patria.
E’ un onore ospitare il convoglio che nel 1921 trasportò la salma del Milite Ignoto.
Un modo per dimostrare riconoscenza verso quei 651 mila soldati italiani che persero la vita nella Grande Guerra.
Un numero enorme che deve farci riflettere sull’importanza di lavorare, tutti insieme, ogni singolo giorno, a favore della pace, della libertà e della democrazia.”
Altamente significativo l’intervento del Prefetto di Matera, Sante Capponi, il quale alla deposizione sull’insigne convoglio della corona di alloro donata dal Comune di Garaguso accompagnata dalle note de “Il Silenzio”, ha evidenziato:
“Il fatto che il Treno della Memoria si sia fermato a Grassano (MT) è stata un’occasione per rivivere un fatto storico di particolare impatto, e di altissimo valore simbolico.
Ricordiamo il passato, attraverso la memoria, per proteggere il futuro delle nuove generazioni, riconoscendoci tutti, ancora oggi, nel gesto di quella madre, Maria Bergamas, che scelse tra 11 bare di militari italiani mai identificati caduti durante il Primo Conflitto Mondiale, colui che divenne il Milite Ignoto; una salma che in quel momento, divenne il figlio di tutta la Nazione”
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