AttualitàBasilicata

STATUA DI SANT’EUSTACHIO, AL VIA IL RESTAURO

Matera, il Comune ha annunciato che il manufatto del santo verrà portato a Roma per l’intervento conservativo

-Atteso da parte di tutta la comunità finalmente parte il restauro della statua di Sant’Eustacchio- con queste parole il Sindaco di Matera Bennardi dopo aver ricordato che -È dal 2009 che alla scultura del santo patrono mancano la testa e il braccio destro- ha annunciato che il Comune di concerto con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e l’Istituto Centrale per il Restauro, Scuola di alta formazione di Matera, in sinergia hanno dato il via allo smontaggio della statua del santo, per affidarla a una ditta specializzata di Roma che effettuerà l’operazione di recupero del manufatto. -È un intervento, ha aggiunto il primo cittadino materano, che abbiamo voluto fortemente perché oltre a essere una statua di pregio artistico, è anche la statua del nostro santo patrono e lasciarlo senza testa insomma aveva anche un significato negativo- L’assessore alla cultura Tiziana D’Oppido ha poi fornito alla stampa i dettagli tecnici dell’operazione di restauro dicendo che -Sistemati i ponteggi la statua che risale al 1759 entro un paio di giorni verrà smontata e portata in un laboratorio di Roma dove una ditta altamente specializzata opererà in circa 90 giorni il restauro e la ri-apposizione della testa del santo sul collo. Probabilmente, ha aggiunto D’Oppido, oltre a ricostruire la testa, sarà anche possibile rifare e riapporre il braccio destro del santo- A tal riguardo, D’Oppido ha lanciato un appello -Se vi sono cittadini che hanno foto storiche della statua di Sant’Eustachio di come era prima ancora integra di testa e braccio, si richiede di condividerle con Comune e Soprintendenza per favorire la ricostruzione del manufatto. Ricostruzione che avrà un costo di 35 mila euro e sarà favorita anche dalle immagini in 3D di panoramica della statua ottenute dal sorvolo di un drone. Altri dettagli tecnici li ha forniti Mariagrazia Di Pede, storica dell’arte della Soprintendenza Belle Arti di Basilicata: -La statua, ha detto Di Pede ha subito un primo intervento nel 1974 allorché vennero posizionati due perni di ferro alle spalle di Sant’Eustachio; altri due interventi conservativi vennero fatti nel 1980 e nel 1990, tutti resi necessari dal fatto che la statua posizionata sul fastigio di Palazzo del sedile è molto esposta agli agenti atmosferici- Significativa anche la supervisione sull’opera di restauro dell’architetto Giorgio Sobrà dell’Istituto centrale di restauro e Direttore della Scuola materana di alta formazione. Il punto tecnico sull’opera da svolgere lo ha fatto infine l’architetto Kristian Michael Schneider rappresentante legale della ditta restauratrice. -Stiamo già operando un primo pre consolidamento, ha detto Schneider, che è propedeutico all’operazione di smantellamento della statua che è composta in tre rocchi: sopra il ginocchio, sotto al petto e la parte superiore. La statua, ha aggiunto Schneider, è fortemente lesionata a causa della fragilità del materiale e anche per una scelta dello scultore stesso che ha fatto sì che la parte più bassa della statua sia fortemente modellata, molto scavata e quindi la parte più delicata della statua è proprio quella che porta il peso di tutto il manufatto. Ciononostante, ha concluso Schneider, impiegheremo delle tecniche di restauro molto all’avanguardia- La conferenza stampa si è conclusa con un excursus sulla storia della statua e sul ‘Palazzo del sedile’ da parte dello storico Franco Moliterni del comitato di Maria Santissima della Bruna. -La statua di Sant’Eustachio, ha detto Moliterni, è collegata a quella di una delle quattro virtù cardinali poste nelle nicchie del Palazzo del vecchio municipio, cioè alla ‘Fortezza’ perché Eustachio etimologicamente è anche simbolo di robustezza- dunque proprio quello che tutti i materani sperano che ritorni ad essere la statua dopo il restauro.

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