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PER NON DIMENTICARE DOPO 79 ANNI IL RASTRELLAMENTO DEGLI EBREI IN ROMA

Tornarono vivi solo quindici uomini e una donna : mai più fascismi

16 ottobre 1943, rastrellamento degli ebrei a Roma

Alle 5.30 del mattino, i nazisti fascisti bussano alle porte, prelevano donne, anziani e persino malati e neonati, caricati con forza su lunghi camion, ammassati come bestie, verso una destinazione sconosciuta


Dopo alcune ore un convoglio composto da 18 carri bestiame arriva ad Auschwitz.
Nessuno più tornerà a casa, morendo di stenti, tra torture, esperimenti genetici e atrocità, 1024 persone, di cui 200 bambini, privati per sempre della loro libertà e dignità.

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre” (Primo Levi)


Lapide al ghetto di Roma con la seguente iscrizione:


IL 16 OTTOBRE 1943
QVI EBBE INIZIO
LA SPIETATA CACCIA AGLI EBREI
E DVEMILANOVANTVNO CITTADINI ROMANI
VENNERO AVVIATI A FEROCE MORTE
NEI CAMPI DI STERMINIO NAZISTI
DOVE FVRONO RAGGIVNTI
DA ALTRI SEIMILA ITALIANI
VITTIME DELL’INFAME
ODIO DI RAZZA
I POCHI SCAMPATI ALLA STRAGE
I MOLTI SOLIDALI
INVOCANO DAGLI VOMINI
AMORE E PACE
INVOCANO DA DIO
PERDONO E SPERANZA
A CVRA DEL COMITATO NAZIONALE
PER LE CELEBRAZIONI DEL VENTENNALE
DELLA RESISTENZA
23 OTTOBRE 1964

Trascrizione della lapide sottostante:

       “E NON COMINCIARONO NEPPURE A VIVERE”

IN RICORDO DEI NEONATI 

STERMINATI NEI LAGER NAZISTI IL COMUNE POSE NELLA GIORNATA DELLA MEMORIA

GENNAIO 2001

Il rastrellamento del ghetto di Roma fu una retata di 1 259 persone, di cui 689 donne, 363 uomini e 207 tra bambini e bambine, quasi tutti appartenenti alla comunità ebraica, effettuato dalle truppe tedesche della Gestapo con la collaborazione dei funzionari del regime fascista della Repubblica Sociale Italiana tra le ore 05:30 e le ore 14:00 di sabato 16 ottobre 1943 (da cui il ricordo di questo giorno come Sabato nero), principalmente in via del Portico d’Ottavia e nelle strade adiacenti ma anche in altre differenti zone della città di Roma

Dopo il rilascio di un certo numero di componenti di famiglie di sangue misto (mischlinge) o stranieri, 1 023 rastrellati furono deportati direttamente al campo di sterminiodi Auschwitz

Soltanto 16 di loro sopravvissero (15 uomini e una donna, Settimia Spizzichino morta nel 2000)

 

Emanuele Di Porto, oggi ha 91 anni è l’ultimo sopravvissuto al rastrellamento del #16ottobre1943 nel ghetto di Roma quando vennero arrestate e deportate oltre #1000persone appartenenti alla comunità ebraica di Roma.

Tornarono vivi solo quindici uomini e una donna

Settantanove anni fa il ‘sabato nero‘, una delle pagine più buie della storia italiana

all’alba del 16 ottobre 1943 i nazisti iniziarono il rastrellamento del Ghetto di Roma

portando via dalle case 1259 persone (689 donne, 363 uomini e 207 bambini)

#sapevatelo2022

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