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CROCE: «SI PUÒ CAMBIARE IDEA, MA CERCARE UN UNICO COLPEVOLE È ASSURDO E IPOCRITA»

All’indomani della mozione di sfiducia nei confronti dell’ormai ex segretario regionale Pd La Regina, il presidente dell’Assemblea Dem di Potenza muove un appunto al Partito

«La direzione del Pd dei giorni scorsi ha qualcosa di surreale. Certo si può cambiare idea, ma passare dagli elogi al segretario nella riunione del 28 luglio a sottoscrivere una mozione di sfiducia contro lo stesso segretario mi sembra alquanto discutibile». È quanto dichiara il presidente dell’Assemblea Pd di Potenza Carmine Croce, all’indomani della mozione di sfiducia da parte della maggioranza del gruppo dirigente dei Dem di Basilicata all’oramai ex segretario regionale del Pd Raffaele La Regina. «Cercare un unico colpevole – prosegue Croce – è veramente assurdo ed ipocrita maggiormente da parte di chi non più di qualche mese fa si autoproclamava sostenitore convinto del cambiamento». «Nessuno, compreso il segretario, può considerarsi senza colpe – enfatizza il presidente dell’Assemblea Dem di Potenza – o può pensare di non aver commesso errori». A parere di Croce «quella del 25 settembre non è la prima sconfitta, ma arriva dopo le due consecutive ai comuni di Potenza e Matera, dopo quella regionale e dopo quella delle politiche 2018. Parliamo di 8 anni di sconfitte e sentir leggere una mozione di sfiducia contro chi 8 anni fa era ancora uno studente universitario fa solo ridere. Poi se a leggerla è l’ex segretario cittadino di Matera all’epoca di entrambe le ultime due sconfitte, si resta senza parole, così come nel vedere la mozione sottoscritta da chi in base a norme statutarie non potrebbe essere nemmeno tesserato». «Bisogna capire invece – evidenzia il presidente Croce – che si è conclusa un’epoca ben precisa fatta di tante luci e qualche ombra e che non è con riunioni ristrette, dove decidere nuovi organigrammi, che si esce dalla situazione attuale». Per il presidente dell’Assemblea Pd di Potenza Carmine Croce appare evidente: «Gli elettori ce l’hanno detto ormai più di una volta e noi imperterriti prepariamo mozioni di sfiducia per conquistare qualche posizione di privilegio che sistematicamente il popolo ci boccerà alla prossima tornata elettorale». «L’unica soluzione che abbiamo, invece, se crediamo ancora nel Pd – conclude Croce – è quella di aprirci alla gente, di andare in piazza con nuovi volti, nuove idee, una nuova logica e con tanta umiltà».

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