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SUMMA: «L’OPERAZIONE DELLA DDA SVELA UN UTILIZZO DEVIATO DELLE FUNZIONI ISTITUZIONALI»

Il segretario generale della Cgil Basilicata interviene sui fatti accaduti ieri che hanno coinvolto il Governo regionale

L’operazione della DDA di questa mattina, stante le notizie degli organi di stampa, disvela un sistema clientelare e affaristico figlio di quella occupazione delle istituzioni pubbliche che è diventata ormai una prassi in questa Regione». Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa. «Siamo stati gli unici a denunciare, anche con un esposto alla Corte dei Conti – continua – ciò che si stava delineando in regione attraverso l’adozione del Regolamento di delegificazione avente ad oggetto Ordinamento amministrativo della Giunta regionale della Basilicata. Un chiaro disegno di accentramento di poteri e funzioni in seno al Gabinetto della Presidenza della Giunta con una conseguente commistione tra potere politico e gestionale, foriera di una ingiustificabile ingerenza degli organi politici nella funzione gestionale. Il tutto in barba alle norme che sovraintendono la cosa pubblica e che prevedono espressamente la separazione tra potere politico e amministravo». Continua Summa. «Un regolamento – prosegue -che sottende una autoreferenzialità di sistema sancendo di fatto una organizzazione tutta incentrata sul pieno controllo da parte del Presidente Bardi degli uffici e delle direzioni dipartimentali fino a svuotare anche l’ufficio legale, concentrando consulenze esterne e incarichi di patrocinio legale su qualche fido professionista esterno». Sottolinea il segretario generale della Cgil Basilicata. «A ciò si aggiungono tutte le nomine fatte, a partire dall’Arpab per finire con quella del Direttore Generale dell’ASP (Stopazzolo), quest’ultima pervicacemente sostenuta con fantasiosi pareri legali nel vano tentativo di superare divieti posti dalle norme. Un errore pensare di governare sul postulato di scelte individuali e non frutto di decisioni collegiali». Prosegue ancora Summa. «E questo è l’epilogo di una maggioranza che ha pensato che governare significa occupare , a qualunque costo, anche violando norme in nome di un consenso ricevuto. Mentre i lavoratori e i cittadini fanno i conti con una crisi economica e sociale che sta mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro, chi dovrebbe misurarsi con questi problemi provando a dare risposte concrete è intento a fare altro, gettando fumo negli occhi dei lucani con il facile spot del gas gratis nel mentre utilizza la propria funzione istituzionale per accrescere potere ed affari. Auspichiamo che anche la corte dei conti faccia fino in fondo la propria parte verificando la legittimità del regolamento amministrativo e le nomine fino ad ora fatte da questo governo regionale». Sottolinea Summa. «La Cgil di Basilicata – conclude Summa – continuerà a battersi per la legalità e il rispetto delle istituzioni pubbliche quali fondamento della democrazia, senza la quale non c’è futuro di sviluppo del nostro territorio».

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