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«SENZA DIRIGENTI, ARPAB IN GRAVISSIMO IMPASSE: LA REGIONE DEVE INTERVENIRE»

L’allarme lanciato dalla Cgil Fp, dal caso Palma ai pensionamenti fino ai concorsi da fare: «Per garantire la funzionalità dell’Ente, serve un cambio di passo»

All’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpab), così come denunciato dalla segreteria regionale della Cgil Fp: c’è un «gravissimo impasse». La falla del caso Achille Palma tutto fare, il direttore tecnico scientifico facente funzioni e provvisorio dal maggio 2020, a cascata, in pratica, il rischio concreto per l’Agenzia è quello di trovarsi senza dirigenti. «L’Arpab dopo la spoliazione continua di dirigenti tecnici negli ultimi anni, versa ora in gravissimo impasse funzionale – hanno spiegato dalla segreteria della Cgil Fp Basilicata -. Lasciato allo sbando da sempre, l’Ente di tutela ambientale del territorio lucano fa registrare il massimo della disorganizzazione. Contro questo modus operandi, da sempre noi abbiamo portato avanti battaglie denunciando, anche con il ricorso alle sedi giudiziarie, l’inadeguatezza delle direzioni e l’adozione di atti scellerati e dannosi per l’assolvimento delle funzioni di controllo ambientali dell’agenzia».

SETTORI STRATEGICI: LE ASSENZE

Come ricordato dai sindacalisti della Cgil lucana, il pensionamento di dirigenti apicali negli ultimi 2 anni ha lasciato senza dirigente e, in alcuni casi anche senza funzionari strutturati, settori strategici per le verifiche ambientali. «Allo stato attuale – ha spiegato il sindacato – mancano: il dirigente dell’ufficio aria ed emissioni in atmosfera, il dirigente del centro regionale radioattività, il dirigente dell’ufficio amianto, il dirigente dell’ufficio risorse idriche, il dirigente della microbiologia». A breve sarà collocato a riposo anche il dirigente dei laboratori, che è anche responsabile della qualità e accreditamento dei laboratori e della trasparenza e anticorruzione: «Con il pensionamento dell’ultimo dirigente chimico, di fatto, l’Agenzia, deputata al controllo delle matrici ambientali e alle analisi chimico fisiche delle stesse, potrebbe chiudere battenti». «Anche il concorso per il dirigente Aria – hanno sottolineato dalla segreteria regionale della Cgil Fp – è fermo dal 2019: è stata espletata solo la fase iniziale di selezione degli idonei, poi inspiegabilmente il tutto si è arenato sotto la direzione Tisci».

IL CASO PALMA

«Difatti – ha lamentato la Cgil Fp di Basilicata – l’ufficio, che dovrebbe monitorate le emissioni in atmosfera di importanti stabilimenti come Cova, Tempa Rossa, Fenice ora Rendina Ambiente, è retto ad interim da un dirigente ex Agrobios. Peccato che lo stesso debba dividere le sue energie tecniche in una molteplicità di incarichi e ruoli. È infatti tuttora direttore tecnico scientifico facente funzione dell’ente, in prorogatio dal 2020, in attesa che il bando, pubblicato nel Novembre 2020, sia portato a termine, nonché dirigente unico del Centro Regionale Metaponto ex Agrobios, responsabile dell’ufficio Ispezioni Ambientali, dirigente ad interim degli Uffici Amianto, Aria, Centro Regionale Radioattività, Ufficio Risorse Idriche e Ufficio Ecosistemi, Ufficio Impatti Odorigeni. Con l’ultimo pensionamento probabilmente diventerà anche dirigente regionale dei laboratori e responsabile dell’anticorruzione, cosi avremmo il dirigente unico Arpab. Caso più unico che raro rispetto a tutte le Agenzie ambientali, con accentramento di funzioni di gestione e di controllo». L’appello del sindacato è il seguente: «la Regione Basilicata intervenga con urgenza». «È necessario – ha concluso la Cgil Fp – un cambio di passo per garantire la funzionalità dell’Arpab procedendo alla nomina del Direttore Tecnico scientifico, espletando i concorsi per la dirigenza e mettendo in campo tutte le azioni necessarie per sopperire alle urgenze nella fase di espletamento delle procedure concorsuali».

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