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SUL LEONE, IL CAVALIERE CON MACCHIA

Imperfetto orario i risultati stentano ad arrivare e l’imprenditore scarica ingenerosamente sul predecessore. Potenza Calcio, atto di accusa del patron verso Caiata: «Ho trovato solo macerie»

Si è tenuta ieri, presso lo stadio Viviani, una conferenza stampa voluta da presidente del Potenza calcio, Donato Macchia che ha spiegato la situazione economica del sodalizio sportivo. La conferenza stampa si è trasformata in un autentico attacco a Salvatore Caiata presidente uscente della società, oggi socio di minoranza. Ebbene Macchia ha fatto sapere che ammonterebbe ad oltre un milione e mezzo di euro, tra debiti fiscali e sportivi, il disavanzo che Caiata avrebbe lasciato in eredità alla gestione Macchia. «Una scorrettezza morale – ha sentenziato il patron, Macchia – che mi ha portato a rilevare una società di macerie. Ho scelto di parlare nel post elezioni per non influenzare il voto delle Politiche». Una forma di galanteria certamente ma le elezioni, come si sa, si sono svolte a settembre mentre le operazioni di passaggio di mano della Società sportiva sono partite a maggio, dunque ben 5 mesi fa, non proprio ieri. Così non aiuta a capire la verità la pessima partenza in campionato del Potenza con una piazza sicuramente non soddisfatta per i 5 pareggi consecutivi raccolti in altrettante gare disputate dalla squadra del tecnico Siviglia. Se si aggiunge che in contratti standard, per passaggi di proprietà così importanti, viene sistematicamente inserita una clausola di riservatezza per la quale ci si impegna a non far trapelare nulla dopo le firme si comprende che qui potrebbero non essere state rispettate le regole del “bon ton” imprenditoriale. Insomma la questione è assai complessa e l’appello di Macchia per il bene del Potenza calcio a che tutti svolgano a pieno il loro ruolo: dai dirigenti, a chi si occupa di informazione, fino ai tifosi, sembra un richiamo generale davvero all’intero ambiente ora davvero difficile da disattendere. «Posso confermare con documenti alla mano – ha aggiunto il presidente, Macchia – che tutto quanto detto nella conferenza stampa è vero. Quanto mi è stato prospettato a maggio è diverso da quanto abbiamo trovato. Ho trovato macerie dal punto di vista economico, organizzativo, gestionale perché l’acquirente ha il diritto di ricevere un’azienda in ogni sua parte. Questo non è accaduto e se è accaduto ciò è avvenuto in modo anomalo». Il futuro della società non è a rischio. «Assolutamente no – aggiunge Macchia – anzi questa situazione che ho trovato rafforza il progetto. A Caiata dico di venire a vedere come si gestisce una società. Io non ho violato nessuna clausola di riservatezza perché ho trattato in conferenza stampa argomenti leciti, logici ed ho avvertito il bisogno di spiegarli». Infine sulla scelta di non parlare prima delle elezioni. «Perché – conclude perentoriamente Donato Macchia – io sono una persona perbene». In tutta questa storia l’auspicio e’ che non paghino il prezzo più alto i tifosi del Potenza, per sempre e da sempre la parte più bella e appassionata di questa realtà calcistica cittadina. Le migliaia di ragazzi che domenicalmente assiepano il Viviani meritano il rispetto di tutti perché la loro sana e genuina passione non ha prezzo. Per quei ragazzi conta l’apparenza, conta soltanto che il leone rosso blu non smetta mai di ruggire e su palcoscenici sempre più prestigiosi. Bilanci o non bilanci!

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