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CAMPANARI, NON TUTTI CONFERMATI

Comuni e radicamento dei candidati e partiti: nell’area Sud il derby più interessante tra Pittella e Piro. Nella Basilicata dei mille campanili, non mancano sorprese: Potenza volta le spalle alla Lega.

La Basilicata è terra di mille campanili e di paesi in cui le elezioni, anche politiche, sono la riprova del radicamento dei candidati e dei partiti e, spesso, rivelano molte cose e soprattutto sono lo specchio del consenso reale del candidato e dei partiti nei singoli paesi.

DE FILIPPO FLOP A SANT’ARCANGELO

Emerge subito la clamorosa sconfitta di Vito De Filippo nella (non più elettoralmente) sua Sant’Arcangelo dove vince il centrodestra nettamente. Nella sua sfida personale sul proporzionale viene tampinato da Fratelli d’Italia, alla fine del conteggio sono poco più di un centinaio i voti che De Filippo prende più di Gianni Rosa nel suo Comune.

LAURIA È DI PITTELLA, LAGONEGRO DI PIRO

Di tutt’altro tenore il rapporto tra Marcello Pittella e Lauria. Nel suo Comune Pittella viene votato da un lauriota su due raggiungendo il 49,9% e, a riprova dell’impegno profuso anche alla Camera, trascina Azione-Italia Viva al 32,46% nell’altro ramo del Parlamento. Tutto il Lagonegrese risponde presente alla chiamata alle armi di Pittella che raggiunge il 39% a Trecchina e il 21% a Maratea, risultati molto al di sopra della media nazionale del Partito a dimostrazione di un suo grande radicamento. Nella vicina Lagonegro grande affermazione di Francesco Piro che raccoglie per Forza Italia il 40% dei voti e trascina la coalizione ben oltre il 50%. Con quasi una centinaia di schede annullate con la gente che ha scritto Piro.

PEPE TRIONFA A TOLVE

Il centrodestra raggiunge il 66% a Tolve con Pepe che viene votato da quasi il 60% dei tolvesi. Il radicamento dell’ex senatore si manifesta anche nei paesi limitrofi con un 31% a Cancellara e un 24,62% a Oppido Lucano. Anche Pasquale Cariello fa il pieno nella sua Scanzano Jonico raccogliendo quasi il 40% dei voti, così come ottiene un lusinghiero riconoscimento la Merra che nella sua Lavello trascina la Lega al 22,97%.

AVIGLIANO CON ROSA, MA NON CON COVIELLO

Ad Avigliano erano candidati Gianni Rosa al Senato e Tommaso Coviello alla Camera, entrambi per Fratelli d’Italia. Il Senatore Rosa raccoglie ben 5 punti percentuali più di quanti ne prenda Coviello alla Camera nel suo Comune che, comunque, resta saldamente nelle mani del centrodestra. Rimanendo in casa Fratelli d’Italia a Muro Lucano il sindaco Setaro trascini il suo partito al 44,14% con il centrodestra abbondantemente al di sopra del 50%, a Policoro si sente l’effetto Leone con il centrodestra quasi al 50% e Fratelli d’Italia che raggiunge il 24%, a Baragiano Galizia porta FdI al 23%. Quello che balza più agli occhi è l’effetto Cicala su FdI nella Val d’Agri, il sindaco svuota la Lega a Viggiano portando il Partito della Meloni al 38%.

MATERA RESTA DEI CINQUESTELLE, POTENZA VOLTA LE SPALLE ALLA LEGA

A Matera il sindaco Bernardi può misurare il suo radicamento, il M5S vince le elezioni e raggiunge il 32%, confermandosi primo partito. Non lo stesso può dire Mario Guarente a Potenza, il centrodestra vince le elezioni ma la Lega non è il primo partito fermandosi all’8% alla Camera e al 7% al Senato malgrado la candidatura della Polese, doppiata da Fratelli d’Italia che non candidava nessun amministratore della città capoluogo. Rimanendo a Potenza buona affermazione di Cannizzaro che trascina il suo partito al 6,25% e di Mario Polese che porta la sua lista all’8,62% superando la Lega del sindaco Guarente. Il neo Presidente della Provincia di Potenza Giordano perde nella sua Vietri, il M5S raggiunge il 29,45% mentre il centrodestra sfiora il 45%, trascinato dal 24% di FdI. Anche il Presidente della Provincia di Matera Marrese perde nella sua Montalbano Jonico, eletto alle ultime elezioni comunali con il 90% dei suffragi oggi raccoglie intorno al centro-sinistra meno del 30% dei voti, sconfitto chiaramente dal centro- destra con il Partito Democratico che viene qua- si raggiunto da FdI che, con il suo 23% si afferma come primo partito del centrodestra superando nettamente la Lega. Non va meglio per il Presidente Bardi nella sua Filiano dove il centrodestra viene sconfitto dai Cinquestelle e Forza Italia raccoglie poco più di 80 voti pari al 6%.

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