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UN UOMO LIBERO E UN AUTENTICO MAESTRO

Piervito Bardi, il ricordo

Capita raramente nella vita di incrociare autentici maestri, per me Piervito Bardi lo è stato. Un maestro non solo nella professione ma anche un maestro di vita. Era il 2001 quando entrai nello Studio Bardi come praticante, varcando quella porta dove era dipinto il famoso quadro di Maccari che ritraeva Cicerone che denunciava Catilina in Senato e che separava gli studi degli avvocati dalla sala d’attesa e dalla grande libreria dove campeggiavano immagini della Juventus e del Potenza oltre a libri straordinari che sottolineavano l’importanza dello studio. Se può capitare ad un pessimo studente di avere un ottimo maestro a me è capitato. Ho conosciuto negli anni un uomo innamorato della professione e della libertà, un uomo che mi raccontò il gusto che provò quando con la riforma dei Codice di Procedura Penale il Pubblico Ministero scese dalla cattedra del Giudice per mettersi sullo stesso piano dell’avvocato. Il giorno in cui, almeno a parole, si raggiunse la parità tra accusa e difesa. Ero ancora nel Suo studio quando un Pubblico Ministero in cerca di gloria decise di esibire lui, Presidente della Camera Penale e del Potenza Calcio quale trofeo in manette, detenuto da innocente, privato della libertà con l’accusa di aver fatto l’avvocato. Quando il riesame annullò la misura e uscì dal carcere mi mostrò un foglietto con su scritto “dalla Libertà”, era la ricevuta con la quale l’amministrazione penitenziaria segnava quello che il detenuto si era portato da fuori. Detenuto da innocente, come succede a tantissime persone in Italia, sbattuto in prima pagina come succede a chi deve essere esibito come trofeo dai cercatori di gloria e di fama anche in quella occasione non piegò la testa. Aveva una visione altissima dell’avvocatura e della funzione del penalista come baluardo della difesa dei diritti dei cittadini e la manifestò anche in quell’occasione. È un grande uomo e un grande avvocato quello che questa notte ci ha lasciato, per me è stato un maestro e un esempio. Oggi la Basilicata intera, non soltanto il foro e l’avvocatura, sono un po’ più poveri ed è il caso che questa terra trovi un modo per ricordare quello che è stato uno dei suoi più grandi uomini. Ciao Piervito.

Di Antonio Tisci

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