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CRESCE L’IMPRENDITORIA STRANIERA IN BASILICATA: REGISTRATO +4,9%

Sul fronte occupazione, primeggia l’impiego nel settore agricoltura, caccia e pesca: 1.555 i disoccuppati di cui 623 cittadini extra Ue

A livello nazionale il calo dell’occupazione, il parallelo travaso nell’inattività e l’allargamento della povertà legati alla pandemia hanno colpito in modo sproporzionato i lavoratori migranti in Italia. Gli occupati stranieri in Italia sono 2,3 milioni, circa il 10% del totale, ma il 35% degli occupati spariti nel 2020 (160 mila su 450 mila) sono stranieri. Gli occupati italiani sono calati dell’1,4%, gli extra Ue del 6%, i comunitari del 7,1%. Parallelamente, gli inattivi italiani sono aumentati del 3,1%, gli extra Ue del 15,1%, i comunitari del 18,7%. Le donne straniere sono sempre più penalizzate (-10% di occupate extra Ue nel 2020, contro il –3,4% di occupati extraue e –1,6% di occupate italiane) e notevoli differenze si registrano anche tra settori e comunità diverse. Sono queste alcune evidenze che emergono dall’ultimo rapporto, aggiornato a settembre, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, intitolato “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia”. Il rapporto mostra che, a parità di altre condizioni, gli stranieri hanno più probabilità degli italiani di perdere il posto.

PERMESSI DI SOGGIORNO

L’analisi riguardante la Basilicata, si apre con una panoramica inerente agli ingressi di cittadini non Ue nel 2019 per durata del permesso di soggiorno rilasciato. I numeri lucani, di molto ridotti rispetto alle altre regioni, sono i seguenti: 153 (validità fino a 6 mesi) 229 (da 6 a 12 mesi) 405 (oltre 12 mesi), per un totale, nel 2019, di 787 permessi di soggiorno rilasciati. Per avere un confronto, la Lombardia (45 mila, il 25,5% del totale dei permessi) è la regione in cui sono stati rilasciati più permessi di soggiorno. Seguono il Lazio (21 mila, l’11,8% del totale dei per- messi), il Veneto (17 mila, il 9,4% del totale dei permessi). Ciò che comunque è significativo per la Lucania è che se per quanto riguarda la durata dei permessi rilasciati, la regione in cui è maggiore l’incidenza di permessi con una durata oltre i 12 mesi è il Lazio (54,4%), il Ministero segnala specificatamente tra le regioni con incidenze sopra il 50% «la Basilicata (51,5%), il Veneto (51,5%) e il Piemonte (50,1%)».

IMPRENDITORIA STRANIERA

Considerando l’anno 2020, a livello generale, il numero delle imprese appartenenti a cittadini Extra Ue, complessivamente 390.885, pari al 12,5% del totale, è in crescita di 7.423 unità, +1,9%. Esse rappresentano in Toscana il 18,4% del totale delle aziende, in Liguria il 18,2%, in Lombardia il 17,7% e nel Lazio il 17,1% . In crescita, lo sono anche in Basilicata. Dalle 1.252 imprese del 2019 (3,2% di incidenza sul totale), nel 2020 le imprese in Basilicata a appartenenti a cittadini Extra Ue, sono salite a 1.313, incrementando così fino al 3,4% il tasso di incidenza sul totale. Una variazione positiva pari a 61 in valori assoluti e a più 4,9% in valori percentuali. Non a caso, il Ministero ha segnalato come con riferimento alla variazione percentuale registrata tra il 2019 e il 2020, «gli aumenti più cospicui si ravvisano in Trentino-Alto Adige (+5,2%), Basilicata (+4,9%), Piemonte (+4,0%)».

CASSA INTEGRAZIONE, ASSEGNO SOLIDARIETÀ E PENSIONI

Sul fronte stranieri, la cassa integrazione in deroga che è stata la misura adottata durante la pandemia, per sostenere i lavoratori dipendenti da aziende non coperti da altre misure di sostegno al reddito, vede Valle d’Aosta e Basilicata con rispettivamente lo 0,2 e 0,3%, come «le regioni con minor rilievo rispetto a tale fenomeno». Uguale per l’assegno ordinario dei fondi di solidarietà: «Le regioni con minor rilievo rispetto a tale fenomeno, sono Valle d’Aosta e Basilicata con rispettivamente lo 0,2%». Tra il 2018 e 2019 il numero di pensioni erogate a extracomunitari ha avuto in Italia un incremento del 12,5% mentre tra il 2019 e il 2020 del 13,6% e complessivamente, nel triennio, del 27,7%. Dall’esame territoriale è emerso come il maggior numero di pensioni IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti), è stato erogato ad extracomunitari nel NordOvest (29,0%), seguito dal Nord-Est (24,3%), dal Centro (243%) e infine dal Sud (7,1%) e dalle Isole (3,1%). Le regioni con una maggior presenza di pensioni erogate a stranieri non comunitari sono la Lombardia, l’Emilia-Romagna e il Lazio rispettivamente con il 23,7%, il 13,9% e il 11,8%. Quelle con minor presenza sono invece la Valle d’Aosta, la Basilicata e il Molise (complessivamente 0,7%). In Campania, Sardegna e Basilicata è stata osservata «una presenza femminile decisamente più marcata».

IL REDDITO DI EMERGENZA

Infine, il “Reddito di Emergenza (Rem)”, la misura di sostegno economico istituita costituita da 2 mensilità in favore dei nuclei familiari in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid19. Le regioni con maggiore incidenza di nuclei beneficiari, Rem dl34, con richiedente extracomunitario rispetto al totale regionale sono la Lombardia (50,3%), il Trentino Alto Adige (49,7%), l’Emilia-Romagna (43,0%) e il Veneto (41,3%), mentre le regioni in cui l’incidenza è più bassa sono la Puglia con l’8,3%, la Sicilia con l’7,8% e la Basilicata (6,9%).

STRANIERI DISOCCUPATI E OCCUPATI

Nel 2021, in Basilicata sono risultati 8 mila e 907 occupati stranieri, di cui 4 mila 723 cittadini extra Ue . La classe di età che più facilmente ha trovato lavoro è quella 35-44 anni (32,% del totale). Come professione, spicca l’inquadramento operaio (77,6% del totale) mentre come settore di impiego, primeggia agricoltura, caccia e pesca (41% del totale). Sempre in riferimento al 2021, i disoccupati stranieri in Basilicata ammontavano a 1.555 di cui 623 cittadini extra Ue.

Ferdinando Moliterni

3807454583

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