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«IL SUD PUÒ DIVENTARE L’HUB ENERGETICO DI TUTTA EUROPA»

Folla oceanica per Meloni a Matera, la leader di FdI ha superato Letta e Salvini messi insieme

C’erano 3000 persone ad ascoltare Giorgia Meloni a Matera, una folla oceanica per quella che è stata la più grande manifestazione di questa campagna elettorale. Vince a dismisura il confronto con Letta che sabato si è chiuso nella saletta del Grande Albergo. Se le piazze sono il termometro della politica, la somma dei partecipanti delle manifestazioni di Letta e Salvini non arrivano alla metà di quelli che hanno partecipato al comizio del leader di FdI. A differenza di Salvini che a Picerno ha raccontato che la Regione ha tolto le tasse sul Gas, Giorgia Meloni è stata precisa nel chiarire che è una misura di compensazione che riguarda il prezzo della materia prima. Una vittoria di Fratelli d’Italia secondo la Meloni, una vittoria ascrivibile proprio a Gianni Rosa che, da assessore all’Ambiente ha lavorato in quella direzione dal giorno insediamento. «L’Italia non è messa in una situazione facile, i dati macroeconomici ci dicono che l’Italia è fanalino di coda quasi su tutto». Partendo da questa constatazione l’Onorevole Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha sviluppato il suo comizio nella Città dei Sassi, proponendo specifiche soluzioni programmatiche per ciascun tema affrontato. «Occorre anche – ha detto Meloni – che la classe politica scelga una strategia di sviluppo industriale che favorisca le imprese, il lavoro, cercando soprattutto di ricostruire il rapporto tra lo Stato e i cittadini ». Un rapporto che va risanato per Meloni, snellendo la burocrazia, dando garanzie da parte del settore “Giustizia” soprattutto sulla certezza della pena. Centrale in tutto il comizio è stato il tema del lavoro. «Con la crescita della meccanizzazione dei processi – ha detto Meloni – non sempre quando aumenta la produzione aumenta anche l’occupazione e non sempre aumenta la ricchezza distribuita>>. Ecco perché tra le proposte di Fratelli d’Italia c’è un «Sistema per le aziende che prevede il decremento della tassazione in proporzione all’aumento delle assunzioni». Tutto ciò ovviamente implica anche la riduzione del cuneo fiscale. In tema di famiglia e natalità, poi, preoccupanti sono i dati circa quella che Meloni ha definito la “glaciazione demografica”, con soli 400mila bambini nati nell’ultimo anno. «L’Italia è una nazione destinata a scomparire – ha detto Meloni – perché abbiamo un’aspettativa di vita che sale e ci sono sempre più persone da mantenere, e sempre meno persone che lavorano». Vanno dunque messi in campo tutti provvedimenti per agevolare il lavoro della donna con figli: «asili parentali, agevolazioni alle mamme, incentivi ad hoc», i rimedi proposti. Sulla crisi energetica, la leader di Fratelli d’Italia, ha ringraziato per quanto fatto la Regione Basilicata, guidata tra le altre componenti politiche anche da Fratelli d’Italia. La Basilicata infatti ha riconosciuto delle «compensazioni sulle bollette del gas ai cittadini lucani »: «Un modello che andrebbe seguito a livello nazionale », ha suggerito Meloni. Critiche invece sono arrivate ai grandi players del mercato energetico che approfittano della crisi per speculare a loro esclusivo profitto e interesse. La Basilicata poi è stata al centro delle riflessioni di Meloni: «Una terra ricca di risorse naturali, con due mari, ma priva di infrastrutture e ciò penalizza il turismo e lo rende difficilmente praticabile ». Non solo ma la carenza viaria e di collegamenti in Basilicata, «ostacola anche chi produce prodotti di eccellenza perchè non li può fare arrivare facilmente nei mercati esteri. È difficile – ha aggiunto Meloni – mettere a regime beni ed eccellenze se mancano le infrastrutture ed è storicamente una battaglia nostra quella di portare al 50% addirittura la spesa per infrastrutture al Sud». Fortemente critica Meloni nei confronti del reddito di cittadinanza, che di certo non «invoglia al lavoro nè alla produttività». Preoccupata poi si è detta Meloni dalle migliaia di ragazzi «che formatisi in Basilicata e a spese dei genitori, scappano ogni anno mentre noi facciamo entrare migliaia di immigrati clandestini». In tema di istruzione scolastica, la leader di Fratelli d’Itala vorrebbe una scuola più meritocratica: «Perché questa scuola progressista della sinistra è una grandissima macchina di disuguaglianza ». E ancora il tema sicurezza per Meloni riveste una grande priorità. L’immigrazione, poi, è un settore in cui Fratelli d’Italia ha suggerito l’applicazione del “Decreto flussi”. «A me non piace – ha precisato Meloni – che si continui ad arricchire la mafia del terzo millennio degli scafisti amici della sinistra. L’immigrazione – ha proseguito Meloni – si fa con il “Decreto flussi”, lo Stato italiano decide all’inizio dell’anno quanti immigrati io posso far entrare per dare loro una vita dignitosa perché non è solidarietà quella che fa entrare migliaia di persone che poi finiscono a spacciare agli angoli delle strade o prostituirsi ». L’idea conclusiva che Meloni ha dell’Italia è di una nazione di «gente libera di votare o non votare senza alcun condizionamento». Presente al comizio di Giorgia Meloni anche i vertici lucani di Fratelli d’Italia tra cui il condividere regionale Piergiorno Quarto che ha introdotto il comizio dell’Onorevole Meloni.

MELONI ESALTA BARDI CHE RILANCIA SUL BONUS GAS Presente anche il presidente della Regione Basilicata Bardi che ha commentato: «Oggi sono andato a salutare Giorgia Meloni che a Matera ha elogiato la nostra misura sul “gas gratis a tutti i lucani”. La settimana prossima approveremo il regolamento per chi è coperto dal metano e al contempo le misure per i non metanizzati».

GIOVENTÙ NAZIONALE E I CONTESTATORI Con uno striscione enorme su cui era scritto «il declino non è un destino» e un centinaio di militanti dotati di bandiere, Gioventù Nazionale ha colorato la parte centrale della Piazza. I giovani di FdI hanno interrotto più volte il comizio della Meloni invocando il nome del leader e hanno scandito il coro «il declino non è un destino», cui la Meloni ha risposto ripetendo il coro dal palco. Proprio vicino ai ragazzi, ad inizio manifestazione, si erano infilati un paio di contestatori che avevano iniziato ad urlare insulti contro la Meloni, insulti cui nessuno ha risposto se non sommergendoli con il fragore degli applausi. Le stesse persone si sono, poi, messe alla fine della piazza Matteotti con striscioni di invettive cui la Meloni ha risposto con la solita ironia sui figli di papà che non hanno nulla da fare.

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