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IL SEGRETARIO DEL PD ENRICO LETTA A POTENZA

Mezzogiorno, lavoro giovani e Pnrr nel discorso del leader Dem

Sono stati chiari i messaggi lanciati a Potenza da Enrico Letta segretario nazionale del Pd giunto in Basilicata sabato 17 settembre. “La scommessa sulla crescita del Mezzogiorno perché per noi è la cosa principale – spiega Letta – l’importanza di un partito nazionale che che abbia una prospettiva “sovranazionale” in contrasto a chi, come Orban in Ungheria, sta cercando di destabilizzare l’Europa, ancora l’importanza dei giovani che non possono vivere con i soldi di uno stage e che in Italia escono di casa in media a 30 anni. Dobbiamo lavorare per renderli autonomi a 24 anni come avviene nel resto d’Europa. Quindi le scuole che grazie al PNRR potranno e dovranno essere quelle con aule 4.0 grazie ai fondi già previsti nel piano nazionale di ripresa così da non creare il paradosso che i nostri figli entrando nei loro istituti tornino nel Novecento e uscendo per strada vivano invece li’ gli anni 2000. Un PNRR che non si tocca come chiedono Salvini e Meloni, perché in quei 2 miliardi di euro ci sono le risorse per il futuro dell’Italia. Quindi gli eroi del nostro tempo ovvero i settantenni che dopo il miracolo economico del secolo scorso oggi si trovano a dover aiutare con le loro pensioni figli e in alcuni casi addirittura i propri nipoti”: Questi sono stati i tratti essenziali del discorso del Segretario Pd Enrico Letta giunto a Potenza dove è stato accolto in una gremitissima sala congressi del “Grande albergo” ed ha precisato che gli stessi temi sono stati trattati in maniera identica su tutto il territorio nazionale: “da Vicenza a Taranto – aggiunge Enrico Letta – da Potenza al Veneto”. In Veneto dove il segretario Ps, nonostante i suoi natali toscani che gli avrebbero garantito una risultato elettorale più agevole, ha deciso di candidarsi per andare a parlare – ha spiegato – a chi vota dall’altra parte e dire loro che solo un partito nazionale potrà garantire il superamento di questa delicatissima fase politico economico nel Paese” . Letta non ha risparmiato una battuta al vetriolo verso chi non essendo stato candidato nel Pd ha scelto di cambiare partito. “Non è questo il nostro modo di fare politica conclude Letta – perché nel Pd piuttosto si fa un passo indietro per il rispetto delle regole e della coerenza”.

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