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PAUSA PER LA CAMPAGNA ELETTORALE DOMANI RITORNA IL CONSIGLIO REGIONALE

Recuperata la seduta “saltata” del 13 settembre. All’ordine del giorno: liste di attesa e crisi occupazionale nella sanità. Nella Lega tornerà il sereno?. Nonostante si fosse deciso di attendere il voto del 25 per convocare l’Assise le proteste del settore e l’insuccesso della campagna elettorale hanno avuto la meglio.

Dovrebbe svolgersi domani il Consiglio regionale lucano rinviato lo scorso 13 settembre. Il condizionale è d’obbligo considerato che la scorsa seduta era “saltata” per volere della capigruppo nonostante diversi contrari. All’ordine del giorno le problematiche legate ai tempi di attesa delle prestazioni sanitarie e alla condizione di difficoltà economica e di crisi occupazionale delle strutture sanitarie private e programmazione delle risorse. Il tema che ormai tiene banco da diverso tempo dovrebbe finalmente approdare nel parlamentino lucano, soprattutto dopo l’annuncio dell’assessore regionale al ramo Fanelli dell’approvazione in Giunta del Ddl sull’assistenza sanitaria per abbattere le liste di attesa. Un disegno di legge finalizzato «a utilizzare le economie rinvenienti dall’assistenza ospedaliera per acuti da privato accreditato, per la remunerazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate nel corso del 2022 dalle strutture private accreditate» e che ora passa al vaglio del Consiglio. Un atto necessario per dare respiro ad un settore già fortemente in crisi che colpito anche duramente dai risvolti della pandemia rischia di rimanere profondamente schiacciato. Eppure nei giorni scorsi complice anche la frenetica campagna elettorale in corso, nella quale sono pienamente coinvolti anche alcuni consiglieri regionali in carica, la conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari aveva deciso di rinviare a data da destinarsi i lavori del Consiglio. Probabilmente a pesare sulla scelta anche la scarsa disponibilità ad affrontare e assumere decisioni su un tema difficile che potrebbero anche pesare sull’esito del voto, tanto per i singoli quanto per i partiti. Il tema sanitario è di quelli bollenti che in Basilicata da tempo è oggetto di critiche feroci da parte di sindacati e associazioni di categoria che proprio nei giorni scorsi con una grande manifestazione a Melfi hanno manifestato il loro risentimento per la situazione che vivono. I consiglieri regionali probabilmente pur di dare una mano ai loro stessi partiti considerato il clamore che la manifestazione ha suscitato hanno ben pensato di convocare una nuova Assise. D’altronde le rimostranze sul rinvio dei lavori previsti per il 13 settembre aveva scatenato nella stessa maggioranza di centrodestra ulteriori frizioni e polemiche. A polemizzare in primis erano stati i due consiglieri della Lega Zullino e Vizziello che non avevano nascosto la loro contrarietà allo slittamento della seduta evidenziando che «12 Comuni tra quelli più colpiti per 44.630 pazienti, 435.905 prestazioni non erogabili fino al 31 dicembre prossimo, 155 dipendenti di strutture che rischiano il posto di lavoro». A disapprovare di far slittare il Consiglio anche l’ex leghista Sileo (Gm): «Non si possono mettere in pausa le responsabilità che ci siamo assunti di fronte ai citta- dini. Ce lo impone il grido di allarme che arriva dai lucani». Una dura presa di posizione che evidentemente nel centrodestra avrà colpito profondamente, considerato anche l’andamento della campagna elettorale. Ora bisognerà solo vedere se nella seduta di domani i consiglieri decideranno di perdersi una pausa da comizi e incontri e sedersi in Aula per affrontare il tema sanitario.

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