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CAMPAGNA ELETTORALE A TUTTO GAS IN LUCANIA TRA AMENDOLA E LATRONICO CONTESA CONTINUA

Il sottosegretario del Pd rilancia la proposta di Cronache di un confronto e punzecchia l’assessore: «Si nasconde». Intanto dal Friuli arriva una notizia che potrebbe interessare anche la Basilicata: sull’energia varato l’aiuto alle imprese con l’ok dell’Europa.

16 giorni dal voto il gas accende la campagna elettorale tra il Pd lucano e il centrodestra regionale. Per essere più precisi la accende tra il sottosegretario Pd Enzo Amendola e l’assessore regionale all’Ambiente di Fratelli d’Italia, Cosimo Latronico. Ma intanto dal Friuli Venezia Giulia emerge una notizia che potrebbe essere utile anche in Basilicata. Riepilogo delle puntate precedenti. Gas gratuito alle famiglie lucane da parte della Regione Basilicata con il decreto votato a Ferragosto che ha posto la misura lucana sugli scudi dappertutto all’esplodere dell’austerity energetico. Per la questione aiuti di stato le aziende non hanno ricevuto benefici. Il centrodestra pensa prima al provvedimento attuativo per le famiglie da far coincidere con l’inizio dell’anno energetico (e che contempla nell’attesa la data del voto per le politiche). Arriva in Basilicata in tour elettorale il ministro del Pd, Orlando, e sostiene che si possono sostenere anche le imprese con recenti deroghe approvate dall’Europa. L’assessore Latronico bolla l’uscita come una fake news propagandistica. Scende in campo il candidato Amendola, sottosegretario che parla molto con Bruxelles, e sfida Latronico al confronto pubblico in tv per un’operazione verità. Il diretto interessato, interpellato da noi di “Cronache”, alza un muro e dichiara: «E’ legittima propaganda elettorale». Capisce ma non si adegua assolutamente e rifiuta il duello Cosimo affermando: «Pensiamo a risolvere i problemi. Ci stiamo lavorando». Amendola ovviamente rilancia e ieri sui suoi social è comparsa la videografica che a lettere cubitali evidenziava come proclama: «Ho chiesto un confronto pubblico sul caro bollette. L’assessore Latronico si nasconde». Al netto della contesa il ristoro delle aziende in Basilicata non è questione da poco. Allarma non poco la Confindustria regionale che ascolta molto il draghismo governativo in campo mostrando attenzione per le tesi di Amendola e non riesce a comprendere la posizione della Regione, la quale non consegna certezze agli imprenditori. Dice un industriale lucano a Cronache: «Bene gli aiuti alle famiglie per la bolletta, ma se poi il lavoratore perde il lavoro perchè la sua azienda è costretta a chiudere, il ciclo della misura non funziona». La situazione è drammaticamente seria. Lo sostiene anche Confartigianato Basilicata che riferisce di rischi per 8.237 micro e piccole imprese con 22.116 addetti, pari al 22,6% dell’occupazione complessiva e al 23,6% del sistema imprenditoriale lucano. Aziende a rischio chiusura per il costo energetico altissimo. Comprensibile che il centrodestra rifiuti il confronto per non legittimare l’avversario elettorale. Ma un memorandum e un calendario andrebbero stilati per rassicurare le imprese locali. Difficile convocare un Consiglio regionale causa elezioni. Le eventuali coperture ad un provvedimento di aiuti energie richiedono certamente esercizi di ragioneria contabili non facili e forse non previsti. Forse può essere utile sapere che in Friuli Venezia Giulia una giunta di centrodestra ha risolto la questione specifica. Il 6 settembre a Trieste è stato annunciato che la Giunta ha approvato il “Regime quadro Friuli Venezia Giulia” che consentirà di procedere con le misure di supporto al sistema produttivo della regione. Il provvedimento, illustrato all’Esecutivo regionale dall’assessore alle Finanze, aveva ottenuto il via libera dalla Commissione europea lo scorso 22 agosto. Si tratta di una sorta di “ombrello” in materia degli aiuti di Stato a favore dell’economia per le conseguenze della guerra in Ucraina e delle sanzioni rispetto alla Russia decise dall’Unione europea. In buona sostanza in Friuli Venezia Giulia, la Regione, in sinergia con le Camere di commercio e gli Enti locali, garantisce fino al 31 dicembre di quest’anno l’erogazione di aiuti e strumenti finanziari a supporto delle imprese tranne quelle dell’agricoltura e della pesca. Si tratta di aiuti di importo limitato, fino a 500 mila euro per impresa. Altri ristori saranno previsti per i maggiori costi dovuti ad aumenti eccezionalmente marcati dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica che coprono i costi aggiuntivi per le imprese nel periodo dal 1 febbraio ai 31 dicembre 2022, per un importo complessivo non superiore ai due milioni di euro. Si tratta del primo e al momento unico regime di aiuto regionale all’imprese approvato dall’Unione Europea. Al netto delle sfide elettorali questa misura è attuabile anche in Basilicata? E’ compatibile con il pacchetto delle misure già varate a Potenza? Il perimetro della questione è abbastanza chiaro per ricevere delle risposte dai contendenti in campo.

Paride Leporace

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