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UN ALTRO LIDO DISTRUTTO DA UN INCENDIO FASCIA JONICA, TORNA L’INCUBO CRIMINALITÀ

Distrutto il lido Bambulè a Policoro: a maggio roghi in altri 2 stabilimenti balneari a Scanzano. S’indaga sull’origine

A stagione estiva quasi terminata, un altro stabilimento balneare del Metapontino è stato devastato da un incendio: questa volta le fiamme hanno quasi completamente distrutto il lido Bambulè Republic a Policoro. L’incendio, divampato ieri all’alba intorno alle ore 5.30 e che si è propagato rapidamente date le strutture in legno, ha distrutto i locali adibiti a bar-ristorante. Le fiamme hanno anche causato lo scoppio di un bombola gpl che nell’esplosione, oltre ad alimentare ulteriormente il rogo, ha generato un boato udito anche a notevole distanza chilometrica. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno impiegato diverse ore per domare l’incendio. Poi i rilievi di rito dei Carabinieri di Policoro che stanno indagando sulle cause del rogo anche e soprattutto per accertare la probabile origine dolosa e stabilire, nel caso, eventuali collegamenti dell’atto incendiario con la criminalità organizzata della fascia Jonica dedita al racket. Tra i primi a commentare l’accaduto, l’associazione Libera Basilicata suoi propri profili social ha scritto: «L’ennesimo incendio ai danni di imprenditori del nostro territorio ci lascia sgomenti, mai avremmo voluto rivedere a pochi mesi di distanza, anni di sacrifici avvolte nelle fiamme, soffocare tra l’odore acre della dignità vilipesa». Il nuovo allarmante episodio, segue temporalmente agli incendi registrati a Scanzano Jonico nel maggio scorso, quando le fiamme avevano colpito altri stabilimenti balneari: il lido “La Kikka” e la “Baia delle scimmie”. La famiglia Tarsia, proprietaria del Bambulè, avrebbe riferito agli investigatori di non aver subito minacce. Intanto, seconda una prima stima, il rogo avrebbe causato danni superiori a 100 mila euro

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