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PROVINCIA: I 5S PERDONO PEZZI, CI CREDE SOLO LA REGINA E IL PD VIRA SU SINISGALLI

Le elezioni per il nuovo presidente dell’Ente vedono il centrodestra spaccato e la sfida si sposta su Terzo Polo e Lega

La sfida interna alla sinistra tra il Partito democratico di De Filippo e La Regina e il duo Pittella-Polese avrà una prima prova alle elezioni provinciali. Come è noto De Filippo e La Regina insieme a ciò che resta del “Partito Regione” hanno deciso di sostenere il sindaco cinque stelle di Vietri, Giordano. Italia Viva e Azione hanno, invece, messo in campo il sindaco Sinisgalli. A nulla sono servite le dichiarazioni tendenti a riunire la sinistra di Polese e neanche l’appello generoso di Valvano. La Regina è andato dritto come un treno, tra le ragioni della politica e il risentimento personale ha prevalso il secondo, domani ci sarà il redde rationem e la prova dei fatti elettorali.

LA FUGA DAL PARTITO DEMOCRATICO

Quello che si registra è che la base elettorale del Partito Democratico non sta rispondendo alla chiamata alle armi dei vertici del Partito ed è ormai una corsa di amministratori locali del Partito democratico verso il candidato di Polese e Pittella. Le minacciate epurazioni o il richiamo alla gratitudine sollevati dal baby segretario non stanno avendo l’effetto sperato anzi sembrano contro producendo. Una minaccia ha valore se viene fatta da chi ha la forza di eseguirla, il baby segretario sembra più rivolto all’impotenza rabbiosa che alla lucida reazione e, quindi, le sue minacce cadono nel vuoto senza produrre effetti né qualcuno ha debiti di riconoscenza nei suoi confronti.

LA POSSIBILE ALTERNATIVA

Il centrodestra si presenta diviso a queste elezioni, Fratelli d’Italia non ha presentato la lista, Forza Italia e Lega vanno divisi anche se il candidato leghista sembra in grado di intercettare qualcosa in più, non fosse altro per il sostegno “pesante” del sindaco di Potenza e dei relativi assessori. Se il Partito democratico avesse la maturità di fare macchina indietro e di ritirare il proprio sostegno al candidato dei cinque stelle, il centro-sinistra potrebbe iniziare ad invertire la rotta di sconfitte che sta caratterizzando la gestione La Regina. Con un Regione in mano al centrodestra, i Comuni di Potenza, Melfi e Policoro in mano al centrodestra, con il Governo della Nazione che sarà tra poco in mano al centrodestra che eleggerà almeno tre deputati lucani (Mattia, Caiata e Rosa) e un fuori quota (Casellati) e un centro-sinistra ridotto al lumicino, la provincia di Potenza potrebbe essere il luogo dove provare a ripartire. Servirebbe un contrordine di maturità del baby segretario La Regina, un contrordine che dimostrerebbe anche la sua crescita politica e la sua maturazione personale. Atteso che tra l’altro in moltissimi stanno già facendo la scelta di andare su Sinisgalli, potrebbe avere anche l’intelligenza di dirigere e non subire la cosa. Perché ormai lo scontro sembra polarizzato tra Genzano e Sinisgalli. Ancora 24 ore per provarci, intanto i sindaci e gli amministratori di sinistra si stanno spostando a sostegno di Sinisgalli, lo fanno autonomamente e senza direttive politiche, un segnale di La Regina potrebbe essere un segno politico. Almeno segnerebbe la capacità di saper cavalcare l’onda, l’alternativa sarà la brusca sveglia di accorgersi che tutti gli amministratori locali hanno già scaricato il Pd. E tra dieci giorni ci sarà lo spoglio vero, quello dei voti per le politiche che potrebbe sancire la morte finale del “Partito Regione”.

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