BasilicataBlogPolitica

ROMA CHIAMA, TEMPA ROSSA RISPONDE ENERGIA, POLESE CON RENZI E CALENDA

All’iniziativa mediatica del Terzo Polo, trasmessa su Cronache Tv, dibattito anche sulla Basilicata hub energetico del Mediterraneo

Roma chiama, Tempa Rossa risponde. A presidiare la postazione lucana Matteo Renzi e Carlo Calenda hanno chiamato il capolista del Proporzionale in Basilicata, il giovane Mario Polese da Potenza, come soggetto politico da impiegare con visibilità nel nodo comunicativo che ha caratterizzato ieri la giornata elettorale del Terzo Polo. Alle 11,30 sui canali social e telematici è andata in onda in diretta (anche su Cronache tv con alti indici di ascolto) la manifestazione: “Sì contro i no ideologici di destra e sinistra sull’energia”. Da studio un giornalista che ha dato la linea a Melendugno in Puglia a Teresa Bellanova, a Ravenna a Matteo Richetti, a Brescia a Matteo Renzi e Maria Stella Gelmini, ad Acerra a Mara Carfagna, a Roma a Maria Elena Boschi e a Tempa Rossa appunto a Mario Polese. In politica, e sotto elezioni, certe scelte non avvengono a caso. Se Renzi e Calenda hanno inserito nei big nazionale del Terzo Polo, Mario Polese, è evidente che puntano sul giovane cavallo come parlamentare in odor di eleggibilità di collegio in modo da poter contare sulla sua intraprendenza ed esperienza di lungo corso per attestare la consistenza di un nuovo gruppo dirigente nel polo alternativo alla destra e alla sinistra italiana. Polese ha preso la parola all’ombra dell’impianto lucano di Tempa Rossa rivendicando di voler “invertire la narrazione” sulla questione energetica. Un vero cambio di passo rispetto all’ideologismo imperante. Chiaro, corto e corretto l’intervento del consigliere regionale che ha invitato i lucani a mettere «orgoglio» nell’essere «partigiani dell’energia». Basta effetto Nimby. Anzi, un sì convinto ad estrarre e proporsi sui nuovi mercati energetici. Salvaguardando salute e sicurezza dei territori, la proposta di Polese condivisa dai suoi leader nazionali, è quella che la Basilicata diventi “hub energetico del Mediterraneo”. Produrre per la transizione ecologica guadagnando lavoro, ricchezza e opportunità. Una risposta e una prospettiva anche come lotta allo spopolamento che rischia di far sparire la Basilicata dall’agenda politica e anche la vita dei suoi paesi. Tra l’altro, Tempa Rossa è stata un cavallo di battaglia di Matteo Renzi, quando era presidente del Consiglio. Sostenuto sul territorio proprio da Polese e Luca Braia difese, contro la vulgata no oil, l’apertura a pieno regime dell’impianto Total. Oggi si rilancia sullo stesso scacchiere. Polese, nel suo interventi video, ha anche sottolineato il favore terzista al bonus gas in Basilicata, con i noti distinguo del voto di astensione di chi si è dissociato dal propagandismo elettorale. Tutto questo nelle stesse ore che il Ministero della transizione ecologica ha pubblicato il Piano per ridurre i consumi energetici durante l’inverno. Ormai è austerity acclarata. È il momento delle proposte. Carlo Calenda a Piombino è stato contestato da chi si oppone al rigassificatore, ma si è fermato a discutere con i manifestanti spiegando le ragioni del Sì. In Basilicata c’è una ricchezza energetica ancora attuale e che secondo Polese non può essere messa in soffitta con un valore economico capace di essere anche moltiplicatore di capitale sociale. È senza dubbio questo il tema centrale di una campagna elettorale corta per tempo e caduta in mezzo alla tempesta perfetta di una guerra europea e di una crisi energetica mondiale. Polese ieri ha mostrato di saperla giocare da posizioni nazionali che contano, e di cui la Basilicata ha molto bisogno. Non a caso, il claim di Azione e Italia Viva in Basilicata è «Io voto lucano».

Paride Leporace

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti