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L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA CHE SALVA LA BASILICATA

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Non siamo proprio noi a dover dare consigli prudenziali a Raffaele La Regina ex candidato alle politiche e, probabilmente, tra qualche settimana anche ex segretario regionale, ma dopo tutto quello che è stato capace di fare mischiando, peraltro con pessimo gusto democratico, gli alieni, Israele e perfino il mollicato di Mauairedd, dovrebbe darsi una calmata al bromuro anziché esaltarsi in cinguettii che gli ritornano facilmente contro e che continuano a ridicolizzare il PD lucano, ormai a rischio d’estinzione politica. Ora l’ultima sparata dell’ex enfant prodige del duo sinistro Provenzano-Speranza riguarda nientemeno che l’autonomia differenziata che il centrodestra, ma anche il governatore Bonaccini vorrebbero realizzare per spedire l’Italia a passo con l’Europa e che invece secondo il nostro twittattore seriale indebolirà servizi pubblici e Mezzogiorno. Eppure non bisogna essere costituzionalisti per sapere che la Basilicata, in perenne deficit spending, avrebbe tutto da guadagnare per la rilevanza nazionale che ha con acqua ed idrocarburi e che con la leva dell’autonomia differenziata si solleverebbe finalmente da quella fatalità geografica in cui l’ha comodamente rinchiusa lo Stato e fin qui ripagata con servizi inefficienti, spoliazioni istituzionali, disattenzioni governative. Canta Cartola: “Ah se avessi autonomia!”

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