#uncasoallavoltafinoallafine con la squisita collaborazione della nota criminologa dott.ssa Ursula Franco
Suicidio di Liliana Resinovich, criminologa Ursula Franco:
L’orologio al contrario? Una distrazione che si spiega facilmente
Criminologa Franco: “Se è vero ciò che è stato diffuso in merito ritengo probabile che le basse temperature, il vento e i sacchi abbiano collaborato nel creare un microclima che ha ritardato i fenomeni cadaveri e di conseguenza l’infestazione da parte delle mosche e la deposizione delle larve.”
- Dottoressa Franco, sappiamo che lei ritiene che Liliana si sia suicidata, come è giunta queste conclusioni?
Ciò che è stato diffuso in merito a questo caso mi fa ritenere che la Resinovich si sia infilata nei sacchetti la mattina del 14 dicembre, giorno della sua scomparsa, lo provano: il contenuto gastrico e la mancata ricrescita dei peli sulle sue gambe, la terra sotto le sue scarpe, compatibile con quella del luogo del ritrovamento, le telecamere che la inquadrarono da sola mentre stava dirigendosi in quel bosco, l’assenza di lesioni compatibili con una morte violenta, l’assenza dell’azione di terzi sul suo corpo e sulla scena del rinvenimento, come ad esempio potrebbero esserlo quelli di un trascinamento.
- Perché Liliana si è suicidata?
È probabile che, in seguito al pensionamento, Liliana avesse sviluppato uno stato depressivo, in questo contesto si inseriscono la sua insofferenza nel rapporto con Sebastiano, forse proprio a causa del maggior tempo condiviso (lockdown compreso), e il recente incontro con Claudio, 83 anni, che negli anni Liliana aveva idealizzato, ma che con tutta probabilità sapeva non essere una concreta alternativa. Quello con Claudio Sterpin era un rapporto di affettuosa amicizia che non ha avuto funzione di deterrente, che non l’ha dissuasa dal suicidarsi non solo perché non era un vero progetto di vita, ma per la gravità dello stato depressivo. Dell’umore di Liliana negli ultimi tempi ci parla soprattutto il video girato da Sebastiano durante l’ultima cena con gli amici.
- Dottoressa, come si spiega le risultanze autoptiche che farebbero risalire la sua morte non a metà dicembre ma ad inizio gennaio?
Le premetto che non ho letto la consulenza dei medici legali nominati dalla procura. Se è vero ciò che è stato diffuso in merito ritengo probabile che le basse temperature, il vento e i sacchi abbiano collaborato nel creare un microclima che ha ritardato i fenomeni cadaveri e di conseguenza l’infestazione da parte delle mosche e la deposizione delle larve.
- Dottoressa, e l’orologio al contrario?
Una distrazione che si spiega facilmente: Liliana era distratta dal progetto che aveva di porre fine alla propria vita.