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VISITA LUCANA PER MATTEO SALVINI IL “CAPITANO” A PICERNO E LAVELLO

Flat Tax, spopolamento, lavoro, pensioni e Reddito di Cittadinanza: il leader della Lega spiega a Cronache il suo programma

Si è conclusa la giornata lucana di Matteo Salvini, candidato capolista in Senato proprio in Basilicata, dopo aver visitato le due aziende di Picerno ha incontrato l’elettorato in piazza del Plebiscito. Ancora un bagno di folla per il leader del Carroccio che ha tenuto 15 minuti di comizio accompagnato dal contatto diretto con il pubblico. Presenti anche gli altri candidati della Lega Simona Polese, Pasquale Cariello e Pasquale Pepe che ha accompagnato il “Capitano” anche a Lavello dove ha incontrato l’elettorato del Vulture. «La prima grande azienda multinazionale che produce latte, lo fa senza vacche e ora produce latte da fermentazione da laboratorio. – afferma Salvini durante il comizio – Io vorrei che i miei figli crescessero mangiando del formaggio prodotto con latte di vacca, non con “schifezze” prodotte in laboratorio, perché preferisco la tradizione anche a tavola. Manca un mese per fare cosa? Regali per tutti? No, non abbiamo miracoli da proporre, non abbiamo regali da proporre però i tre o quattro punti su cui ci concentriamo, noi al governo già in parte li abbiamo realizzati quindi sarebbe semplicemente la fine di un percorso. Problema numero uno: il lavoro e lavoro fa rima con pensioni. L’impegno che mi sono preso in passato e l’abbiamo realizzato a metà, adesso bisogna chiudere l’altra metà. Chi dà fiducia alla Lega fa una scelta precisa. Il primo impegno è quello di cancellare una volta per tutte la legge Fornero. Non si può andare in pensione a 67 anni, è immorale. L’obiettivo è quota 41 il che vuol dire aiutare i sessantenni. Se va in pensione il sessantaquattrenne comincia a lavorare il ventenne che altrimenti non comincia più a lavorare nella vita». «Poi abbiamo la tassa al 15% per le partite Iva che fatturano fino a 65 mila euro. La flat tax, per dirla all’inglese, che oggi riguarda le partite Iva, noi vogliamo estenderla alle famiglie, ai pensionati e ai dipendenti che hanno due redditi o due pensioni fino a 70 mila euro lordi all’anno. Letta ha detto che fra le sue proposte c’è la tassa patrimoniale. Lui dice che per aiutare i nipoti bisogna tassare i nonni, su questo io non sono d’accordo» continua Salvini. «Sono orgoglioso di essere venuto a Picerno perché l’Italia più vera è quella delle province , delle comunità dei borghi. Stamattina ho visitato una bellissima azienda a Picerno che produce salumi. Sono tutti animali del territorio. Qua in Basilicata potete, più che altrove, comprare italiano, mangiare italiano e bere italiano per aiutare i nostri agricoltori, i nostri allevatori e i nostri produttori». Salvini poi dedica alcuni minuti alla stampa e a Cronache Tv rilascia una breve intervista.

Il Financial Times parla della più grande scommessa pronta contro il debito pubblico italiano. È perché il centrodestra si preparava a governare? «Si chiama democrazia. Si rassegnino giornali e politici di tutto il mondo. Voteranno gli italiani, sceglieranno gli italiani. Letta propone una tassa patrimoniale sui risparmi, sui conti correnti e sulla casa. La Lega propone quello che è già in vigore per due milioni di partite Iva, ovverosia la tassa al 15% la flat tax, la tassa piatta non più solo per le partite Iva ma anche per i dipendenti e i pensionati che guadagnano di meno quindi ci sono due visioni del mondo diverse e io penso che gli italiani sceglieranno con la loro testa e non ci saranno problemi di speculazione o problemi di altro genere ».

La sua candidatura va nell’ottica di un maggiore radicamento sul territorio? «Si, a differenza di altri partiti noi in Basilicata abbiamo candidato donne e uomini della Basilicata non abbiamo importato persone da altre parti d’Italia. Io ho scelto con orgoglio di essere capolista per la Lega in Senato in questa terra straordinaria non per una toccata e fuga ma perché i nostri assessori, i nostri sindaci, i nostri parlamentari e i governatori io li sento spesso, ci confrontiamo spesso. C’è un problema di infrastrutture da risolvere, noi stiamo approvando delle riforme che attendevano da anni. C’è un problema di sanità, c’è un problema di mancanza di medici e per questo mi sono impegnato a togliere il numero chiuso per l’accesso al primo anno di medicina. Quindi se avrò l’onore di rappresentare in Parlamento questa terra, ci rivedremo spesso non solo a Picerno ma anche in altri borghi».

Segretario, c’è un problema molto più grave che è quello dello spopolamento in Basilicata, come pensa di poterlo risolvere? «Anche qua ci sono alcune realtà straniere e italiane che danno un contributo alle giovani coppie che tornano a vivere nei borghi. La sinistra in alcuni casi, penso alla Calabria ha provato a risolvere questo problema con gli immigrati, io preferirei invogliare gli italiani a tornare a ripopolare i borghi con un contributo economico ovviamente adeguato. Si può fare, faccio un esempio: il Portogallo non tassa le pensioni per i primi 5 anni per i pensionati stranieri che vanno ad abitare lì. Perché in alcune regioni del Sud Italia che sono anche più belle del Portogallo non esentare dal pagamento delle tasse i pensionati italiani e stranieri che vengono qua a vivere e a risiedere? Questo è uno degli esempi che all’estero funzionano e potrebbe funzionare anche in Italia ».

C’è un tema importante in Basilicata che è quello del lavoro. All’indotto della logistica Stellantis di San Nicola di Melfi ci sono oltre 100 lavoratori che rischiano il posto. Sono necessarie riforme strutturali , che risposta si sente di dare a queste famiglie? «Ci stiamo lavorando con successo ad esempio in Molise, a Termoli. Non è possibile che aziende che hanno preso contributi pubblici per miliardi di euro poi licenzino in Italia e trasferiscano sedi e produzioni all’estero. Un governo con la “G”maiuscola può essere convincente con le aziende che hanno preso contributi pubblici perché mantengano il loco la produzione. Sarà un autunno difficile, non vengo qua in piazza il venerdì pomeriggio a dire che non ci saranno problemi per nessuno. Sarà un duro inverno, difficile, perché i costi di luce e gas influiscono anche sulle aziende. Io ho visto delle bollette oggi in provincia di Potenza che sono triplicate rispetto all’anno scorso, però multinazionali come Stellantis non possono chiudere in Italia, licenziare in Italia e assumere e investire all’estero. Questo è assolutamente impensabile».

Sarà riformato il Reddito di cittadinanza? «Il Reddito di cittadinanza costa 9 miliardi all’anno, quota 41 ne costerebbe meno. Il reddito va lasciato a chi non può lavorare quindi a minori, a disabili, a pensionati sopra una certa età. Il milione di persone che oggi prende il reddito e magari lo prende da tre anni, rifiutando offerte di lavoro, dal mio punto di vista non agisce correttamente. Dovrebbe perdere qualsiasi diritto e qualsiasi possibilità. Se rifiuti un’offerta di lavoro, non puoi andare avanti a prendere 700 € al mese come se nulla fosse»

Se la Meloni prende un voto più di lei fa la presidente del Consiglio? «In democrazia chi prende un voto in più vince, quindi non è già certo. Tutti danno per certo che il centrodestra ha già vinto. No, calma, umiltà e impegno. Mancano 30 giorni. Io girerò piazze, borghi e contrade. Se il centrodestra vince sono felice, se nel centrodestra che vince la Lega prende un voto in più degli altri, avrò l’onore e l’onere di prendere per mano questo paese. L’ho già fatto e mi sento assolutamente pronto e onorato in caso gli italiani mi chiedessero di rifarlo».

Se per governare dovesse servire una mano a qualche altro partito, tra Movimento 5 Stelle e Azione chi preferisce? «Abbiamo già dato, abbiamo già governato con Di Maio, Toninelli, Renzi, Calenda e Letta. Ora basta. Se si governa, governa il centrodestra, con patti chiari e amicizia lunga».

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