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POLITICHE 2022, C’È “L’IMPEGNO” DEL COMUNE ALLE SPESE ELETTORALI

Dopo gli aumenti retributivi stabiliti dal Viminale, si alzano i costi delle elezioni e arriva l’aiuto dal Municipio

Le consultazioni politiche del 25 settembre prossimo mediante le quali gli italiani eleggeranno il nuovo Parlamento, vale a dire i componenti della Camera dei deputati e del Senato della repubblica, rappresentano di certo un momento democratico di confronto tra le varie fazioni politiche antagoniste, ma comportano anche delle spese enormi da parte dello Stato e dunque indirettamente per le tasche dei cittadini. Restringendo il nostro “bilancio” economico al Comune di Matera, abbiamo cercato di fare un “preventivo” circa le spese che la città dei Sassi sosterrà per le votazioni di fine settembre. Un primo dato interessante, o meglio, un primo “capitolo di spesa”, lo abbiamo avuto proprio dai documenti ufficiali del comune e riguarda le spese per i seggi elettorali. Abbiamo cioè cercato di capire quanto ci costerà montare le cabine in legno all’interno delle quali si esprime in gran segreto il voto. Ebbene, il Settore Servizi al cittadino, del Comune di Matera ci informa che per provvedere “All’allestimento delle sezioni elettorali, alla pulizia dei locali al termine delle operazioni elettorali, al trasporto delle schede elettorali, nell’allestimento del palco per i comizi elettorali con relativo impianto fonico, nel montaggio dei tabelloni elettorali ecc.”, l’importo stimato è oltre 24mila euro. Tutti i materani si augurano dunque che la stima sia confermata, anche se l’esperienza insegna che tra imprevisti, inconvenienti organizzativi e aumento dei costi in corso d’opera, spesso le spese lievitano non di poco. Un altro “capitolo di spesa elettorale”, riguarda poi le spese di straordinario da riconoscere ai dipendenti dell’ufficio Elettorale. Quest’ultimo, come prevede la legge, viene costituito nel periodo precedente le consultazioni elettorali e ovviamente riguarda sia i “seggi fisici” dove si vota che i componenti del personale che nei seggi opera. Ebbene, gli straordinari stimati dal Comune di Matera per gli uffici elettorali sono di circa 13mila euro. Oltre a ciò va detto che lo svolgimento delle consultazioni elettorali, richiede l’impiego per ciascuno dei 62 seggi che verranno costituiti a Matera, di un presidente di seggio, di un segretario e di quattro scrutatori. Ebbene una stima della spesa per le prossime politiche di settembre, la possiamo fare se consideriamo che in occasione delle ultime consultazioni referendarie di giugno scorso, il Comune di Matera ha liquidato una somma superiore a 66mila euro per il “Pagamento dei compensi dei componenti dei 62 seggi ordinari, 2 speciali, 1 COVID-19 e 1 speciale COVID-19”. Tale somma lieviterà di parecchio per le politiche di settembre, perché queste ultime sono più complesse delle referendarie, richiedono l’impiego di 4 scrutatori anziché 3 e le retribuzioni sono per tutti più alte visto che lo scrutinio riguarderà sia la Camera che il Senato. Si può dunque calcolare che la somma finale potrebbe anche raddoppiarsi. Non eccessiva, ma va aggiunta anch’essa al totale, è la spesa di 2500 euro di buoni pasto che sempre il Comune fornisce a coloro che sono impegnati nello svolgimento dello straordinario elettorale. A tutto ciò infine, si aggiunge il rumor che il Viminale potrebbe, come ha già fatto a giungo scorso, alzare ulteriormente l’ammontare del compenso per i presidenti e gli scrutatori di seggio. E ciò farebbe aumentare ancora di più l’ammontare complessivo dei costi elettorali.

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